Trento: banda di bulli stranieri picchia i minorenni e li minaccia su Facebook, un arresto

Un gruppo guidato da un giovane del Mali, che è stato arrestato, terrorizza i ragazzi in centro città e poi lancia messaggi minacciosi sul social network per impedire loro di sporgere denuncia



TRENTO. Dettano legge girando nel centro di Trento, terrorizzando e picchiando ragazzi minorenni davanti a locali pubblici, poi li minacciano su Facebook.

Questa sarebbe l'attività di una banda su cui sta indagando la polizia, composta in gran parte da giovani nordafricani e albanesi, il cui presunto capo, un ventenne originario del Mali, è stato arrestato oggi con l'accusa di avere sfregiato al viso con i cocci di una bottiglia un altro africano di 27 anni.

Gli investigatori ritengono che numerosi siano gli episodi di cui sia già responsabile questa banda, ma non sempre le vittime hanno avuto il coraggio di denunciare le aggressioni e le eventuali estorsioni.

Il primo episodio su cui hanno indagato dall'inizio dell'anno le volanti della questura di Trento è avvenuto l'8 gennaio: due ragazzi italiani sono stati picchiati davanti ad un bar. Il giorno dopo i componenti della banda li hanno invitati allo scontro lasciando messaggi sul social network e minacciando ritorsioni in caso di denuncia alla polizia; poi sono anche arrivate via telefono minacce ai genitori dei ragazzi.

Alla metà di gennaio altri quattro ragazzi trentini sono stati picchiati davanti a un locale. ''Siete razzisti, ci avete guardato male'': questa la motivazione con cui la banda ha iniziato l'aggressione. Oltre al giovane del Mali, arrestato su ordine della Procura di Trento, la polizia ha individuato altri due presunti componenti della banda che sono stati denunciati.













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