TRENTO

Torre Civica, la campana cade ma si ferma sul solaio: vie chiuse per giorni

Pesa 13 quintali e i vigili sono intervenuti per assicurarla con dei tiranti. L’ostacolo delle altissime temperature



TRENTO. La grande campana da 13 quintali come una spada di Damocle sui portici di piazza Duomo. Le fiamme hanno divorato le travi che la sorreggevano, facendola cadere di qualche metro, alle 14, sul solaio in pietra sottostante. Un fatto che ha costretto i vigili del fuoco a correre ai ripari: le ipotesi inizialmente formulate, quella di rafforzare le travi o in alternativa di collocare una base di appoggio per sostenere la campana, sono infatti improvvisamente divenute irrealizzabili.

Allarme in piazza Duomo, incendio alla Torre Civica I vigili del fuoco sono riusciti a domare le fiamme. Ancora ignote le cause del rogo: è crollata la parte alta della scala. Si teme per la campana

Si è quindi dovuti passare al “piano B”: assicurare - con dei tiranti e con una struttura realizzata con delle travi - la campana alla parte muraria per scongiurarne la caduta a precipizio. Ma per farlo nella cella campanaria bisognava entrarci, cosa resa impossibile per diverse ore dalle alte temperature e dal fumo presenti all’interno di essa.

Attorno alle 15 due vigili del fuoco dotati di bombole sono stati fatti salire su un cestello fino alla parte sommitale della torre. L’operazione è avvenuta partendo da via Garibaldi, dove era stata collocata una seconda autoscala. I pompieri hanno spruzzato schiuma in abbondanza prima nella finestrella quadrata alla base del grande orologio, poi nella cella campanaria. A quell’ora era ancora visibile il lampeggiare delle parti lignee restanti trasformate in tizzoni ardenti.

Quando la temperatura si è abbassata è stato possibile finalmente entrare e iniziare le operazioni di ancoraggio della campana. Preoccupati dalla pericolosità della situazione alcuni negozianti dei portici che temevano il cedimento del solaio e la caduta della campana fino al livello del suolo, seppure all’interno della torre, con conseguenze imprevedibili all’esterno. In mattinata infatti dei frammenti di pietra incandescenti erano finiti all’ingresso di bar Pasi e farmacia Dall’Armi.

Secondo quanto comunicato dal Comune in una nota pomeridiana “dalle prime valutazioni, pare che il grande calore sprigionato dalle fiamme non abbia causato danni strutturali. Sarà ristretta l'area transennata, in modo da riaprire il passaggio tra piazza Duomo e piazza Pasi. Resta invece vietato il traffico veicolare”. Per riaprirlo potrebbero trascorrere dei giorni.

A rendere particolarmente delicata la prima fase dell’intervento, subito dopo le 11, la presenza di un serbatoio d’olio necessario agli ingranaggi dell’orologio. I vigili del fuoco hanno agito a tenaglia: una squadra è salita dall’interno - non senza correre rischi - salendo la scala in pietra che nella parte finale diventava in legno ed era infatti crollata; dall’alto invece, grazie all’autoscala, la cella campanaria è stata inondata di schiuma. La prima lancia è risultata troppo corta, il che ha reso necessario agli operatori sul cestello scendere per aggiungere una prolunga che ha permesso di arrivare fino a quota 40 metri.(l.m.)

 













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