Tavolini, il 30% è «fuori norma»

Battaglia anti-plastica: bandita dal regolamento, ma quasi tutti ce l'hanno


Chiara Bert


TRENTO. Ombrelloni, sedie, fioriere. Nella prima estate con il nuovo regolamento varato dal Comune, su 87 richieste di tavolini all'aperto da parte dei locali del centro storico, 48 si sono messi in regola, e hanno ottenuto lo sconto del 50% sulla Cosap. Il 30% è rimasto com'è. E si scopre che è la plastica lo spauracchio dei baristi: bandita dal regolamento, ma quasi tutti la usano.

I dati - spiegano dall'Ufficio edilizia della Polizia municipale - sono ancora provvisori, il vaglio delle richieste di concessione andrà avanti per tutta l'estate. Ma i numeri - parlando di tavolini all'aperto che sono esposti ormai da mesi - sono già significativi. E ci dicono che in centro storico, sulle 87 occupazioni richieste nel 2010, il 70% o era già in regola con le nuove disposizioni oppure ha messo mano al portafoglio e si è adeguato. In 26 non hanno invece usufruito dello sconto e hanno deciso di rimanere come erano, «snobbando» il regolamento.

L'anno scorso, dopo anni di tentennamenti e discussioni con le categorie, l'amministrazione ha infatti approvato le nuove regole per i plateatici. No a pedane e recinti, bandite le coperture a pagoda, le sedie e i tavolini in plastica, quelli troppo decorati. Ok a legno, metallo, vimini. Vasi tutti uguali, in cotto, pietra o ferro verniciato; tovaglie e imbottiture con accostamenti cromatici, vietate le scritte pubblicitarie sugli ombrelloni.

Un decalogo minuzioso per tentare di mettere un po' d'ordine nell'arredo del salotto cittadino. E allora sedie e tavoli dello stesso colore e di tipologie simili: ammessi metalli, legno, vimini, di colori naturali, nero, bianco, beige, grigio.A baristi e ristoratori 5 anni di tempo per adeguarsi ai nuovi canoni, in modo da ammortizzare gli investimenti già fatti. Per chi si adegua, scatta lo sconto del 50% del canone di occupazione suolo pubblico per 5 anni: se per un locale la spesa media si aggira sui 3 mila euro a stagione, un risparmio di circa 7.500 euro in 5 anni.

«L'80% è già in regola», assicurava allora Massimiliano Peterlana, presidente di Fiepet Confesercenti. Un anno dopo si scopre che un 30% in regola non è. «Ma questo - spiegano alla Polizia municipale che sta facendo i controlli - è un anno di rodaggio». Sono tantissime le irregolarità riscontrate: fioriere fuori norma, richiami pubblicitari, pedane, recinti. Ma il problema sono soprattutto i materiali. Il regolamento ha infatti messo al bando la plastica nel tentativo di migliorare la qualità dei dehors, ma oggi il design utilizza quasi sempre materiali plastici che resistono alle intemperie.

«A giorni avremo il resoconto dei controlli fatti dalla nostra squadra di vigili di quartiere», spiega il funzionario della Polizia municipale Mauro Eccel, «per il momento agiamo in modo elastico, non è stata data ancora nessuna sanzione, per le minime irregolarità diamo il tempo di adeguarsi». A fine estate si farà il bilancio ma tutti già assicurano che dopo la prima estate di rodaggio, il regolamento sarà modificato.

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