Superfunivia: il Bondone frena sul progetto

Diverse le opinioni ma una certezza: non dovrà essere un’opera calata dall’alto


Jacopo Tomasi


TRENTO. I bondoneri guardano con grande interesse all’ipotesi della superfunivia da Trento a Vason. Giovedì sera se n’è parlato durante il consiglio della circoscrizione del Bondone. Diverse le opinioni sull’utilità dell’impianto, ma una certezza: non dovrà essere un’opera calata dall’alto. A dirlo, senza troppi giri di parole, è Sergio Cappelletti, dal 2005 presidente della circoscrizione. «E’ positivo che il presidente Dellai e il sindaco Andreatta stiano ragionando sul rilancio del monte Bondone ed abbiano rispolverato l’idea della funivia, ma è necessario che nel ragionamento venga coinvolto anche il territorio che è direttamente interessato dalla questione. Vogliamo essere interpellati, perché una soluzione di questo genere non può essere presa in considerazione senza un confronto con la popolazione».
Entro due settimane è in programma un vertice tra la Provincia ed il Comune di Trento per fare il punto della situazione. Sarà affidato uno studio di fattibilità della superfunivia per mettere nero su bianco le diverse ipotesi di percorso, i costi di realizzazione, i tempi. Il presidente della circoscrizione, intanto, auspica che quanto emergerà in questo incontro venga riferito alla circoscrizione del Bondone al più presto. Cappelletti, tra il resto, quando era consigliere comunale, alla metà degli anni Novanta, bocciò l’ipotesi funivia. Da quel momento se n’è parlato spesso, ma senza approfondire la questione. Ora, invece, sembra che piazza Dante e palazzo Thun stiano dando un’accelerata improvvisa al progetto. «L’ipotesi dell’impianto diretto da Trento a Vason non mi entusiasma nemmeno oggi», commenta Cappelletti. «Mi chiedo: può convivere con la strada? Chi la userà? Non rischia di essere poco utilizzata a fronte di un investimento molto significativo? Provincia e Comune dovranno spiegarci il progetto nei minimi termini e ragionarci assieme. Mi auguro - aggiunge infine - che questa possa essere l’occasione per un discorso complessivo sul rilancio del Bondone: parlare della funivia, ma anche del villaggio alle Viote, delle terme di Garniga, del Parco naturale e della mobilità in quota». Temi importanti, di grande attualità. Per Dellai, Andreatta e Bortolotti, insomma, la porta della circoscrizione del Bondone è apertissima.

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