Storo, il presidente lascia la guida dei cacciatori

Danilo Piccinelli si è dimesso per impegni di lavoro ad un anno dalla scadenza Il commissario è Severino Niccolini. Tra i problemi, rimangono i cinghiali


di Aldo Pasquazzo


STORO. I cacciatori di Storo sono da qualche giorno commissariati. Danilo Piccinelli, infatti, il cui mandato scadeva l’anno prossimo,ha dato le dimissioni da residente della sezione di Storo. Con una lettera al suo vice, Giovanni Zocchi, l’imprenditore darzese ha comunicato la sua indisponibilità a proseguire nell’incarico.

Di conseguenza alla sezione, che conta 126 soci, è stato designato dall’Associazione cacciatori trentini un commissario, Severino Nicolini di Daone al quale spetta gestire il tutto sino a nuove elezioni.

Per il dopo Piccinelli già si parla di una possibile investitura di Renato Berti, anche se altri potrebbero riproporre Francesco Giacomolli. Quest’ultimo, carabiniere in congedo, sicuramente vanta conoscenze a più livelli e una certa dimestichezza con circolari e regolamenti.

Ora sono in molti a riconoscere i meriti di Piccinelli, anche se è probabile che nella sezione cacciatori il primo presidente a non essere di Storo, poteva essere un fattore negativo .

Il presidente dimissionario, nella lettera, ufficialmente motiva la sua decisione con costanti impegni lavorativi, ma fa anche intendere che qualche problema nella sezione c’è. La presenza dei cinghiali, ad esempio, resta una delle questioni da affrontare e risolvere. Gli animali infestanti si sono ridotti rispetto al passato, ma non è da escludere che il suo ripopolamento sia da ricercare soprattutto lungo la zona di confine con la Lombardia da dove in buona parte provengono. Piccinelli valuta che al momento la consistenza di cinghiali, dopo gli abbattimenti, sia calcolabile sui 20 – 30 esemplari parte dei quali provenienti dal versante lungo la Val Lorina. Secondo i dati forniti un anno fa dal consigliere distrettuale dei cacciatori del Chiese, Severino Niccolini, valutva la presenza di un centinaio di cinghiali nella zona.

A Storo alla guida delle doppiette si erano succeduti personaggi di spicco, tra cui il compianto farmacista Nino Scaglia e Gino Ferretti, ora ottantenne. Ambedue, con stile diverso, avevano lasciato un segno positivo nell’ambiente venatorio. L’autotrasportatore di via San Floriano era considerato anche diplomatico nel gestire le incombenze con l’allora dirigente dei cacciatori trentini Falzolgher. Anni in cui a sorvegliare sull’ambiente c’era guardacaccia Marco Giovannini. «Il guardiacaccia – ricorda Fabio Nascimbeni - si spostava spesso e volentieri anche su moto da competizione per poi intervenire a sorpresa». Altro presidente di lungo corso è stato Osvaldo Giovanelli.













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