Stanchina non molla: «Vigiliane più popolari» 

La polemica. L’assessore risponde al Sindaco: «Non arretro di un millimetro, in questi anni c’è stato un calo di presenze e si deve cambiare ascoltando i commercianti e gli esercenti»



Trento. «Il sindaco ha ragione quando dice di avere competenza sulle Vigiliane, ma si dimentica che io sono assessore al commercio e allo sviluppo economico e che c’è tutto un mondo interessato alle Vigiliane e alle ricadute che possono avere sulla città. Per questo io non mollo di un millimetro e andrò avanti su questa linea battendomi in giunta». L’assessore Roberto Stanchina non ha preso bene la reprimenda del sindaco Alessandro Andreatta che ha bocciato senza appello la sua proposta di affidare alla Pro-Loco e alla confraternita dei Ciusi e dei Gobj l’organizzazione delle feste: «In tutti gli incontri che ho avuto c’era sempre il capo di gabinetto del sindaco che ha potuto ascoltare anche lui gli umori e le richieste delle categorie. Per questo io mi sento di dire che la mia era ed è una proposta lecita. Il Centro Santa Chiara ha fatto un lavoro egregio, ma, detto questo, si può pensare anche a delle feste meno elevate culturalmente lasciando al Centro Santa Chiara l’organizzazione di momenti più colti».

Stanchina spiega che questo sarebbe, secondo lui, il momento giusto per cambiare: «Oggi abbiamo l’opportunità di riqualificare il Consorzio Trento iniziative e di sfruttare il know-how della Pro-loco. È un’occasione e per questo non capisco una posizione così dura da parte del sindaco. Trovo, anzi, altamente offensivo la sua posizione quando dice che le Vigiliane non devono essere solo mangiare o bere. Questo perché non lo sono mai state. Certo per eventi di questo genere è importante anche il bere o il mangiare. Che poi ci sia anche l’aspetto culturale va bene, ci mancherebbe altro. Però si deve tornare alle cose semplici, a un’organizzazione snella tipo le Notti di Fiaba di Riva del Garda. Adesso il Centro Santa Chiara lo fa più per dovere che per altro. Il sindaco deve dire perché confermarlo così, automaticamente. Considerando, poi, che siamo alla scadenza del nostro mandato. Considerei molto più saggio lasciare questo compito ai nuovi amministratori. Ma quello che dico è che gli eventi devono essere un vantaggio per tutta la città, anche per i commercianti e gli esercenti. Invece, sfido chiunque a dire che in questi tre anni non c’è stato un calo di presenze durante le Vigiliane, a fronte anche di un innalzamento del livello culturale. La gente vuol essere più rilassata e noi dobbiamo tornare a richiamare gente in città, a far venire i giovani che vogliono farsi una birra e passeggiare per un centro con i negozi aperti e ascoltare qualche concerto. Queste sono le vere feste patronali».

Stanchina è talmente convinto che promette battaglia: «Non arretro di un millimetro. È anche un mio dovere morale e farò la mia battaglia. Non mi dimetto di certo. Se il sindaco vuole mi ritiri pure le deleghe, come ha già fatto con altri, ma io di certo non mi arrendo e continuo a battermi».













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