Soffoca il figlio neonato in bagno, maestra d'asilo arrestata a Trento

La donna, 41 anni, nel giugno scorso aveva partorito il bambino nella casa del nonno, durante una cena di famiglia, e subito dopo lo avrebbe fatto morire. Le indagini scattate grazie alla testimonianza della badante



TRENTO. I carabinieri di Trento hanno arrestato una donna, Francesca Bolzoni Giovannoni, 41 anni, con l'accusa di omicidio volontario aggravato per aver ucciso il figlio appena nato, soffocandolo in bagno durante una cena di famiglia. La donna è insegnante in una scuola dell'infanzia del capoluogo.

Le indagini, scattate grazie alla testimonianza di una badante, avrebbero appurato che nel giugno scorso la maestra aveva partorito il bambino nell'abitazione del nonno e subito dopo lo avrebbe fatto morire. Di qui l'ordinanza di custodia cautelare in carcere.

La tragedia è avvenuta la sera del 26 giugno, a Cognola di Trento, in via della Pellegrina, nella casa del padre della donna. Una famiglia borghese, quella della Bolzoni Giovannoni: la nonna era Ines Fedrizzi, nota pittrice le cui opere sono esposte al Mart.

Secondo l'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip di Trento Francesco Forlenza, tutti i partecipanti alla cena (il convivente della donna, il padre e l'anziano nonno della donna e il medico di famiglia) erano a conoscenza della tragedia.

La serata era stata organizzata per festeggiare il ritorno in Italia da Santo Domingo (Repubblica Dominicana) del padre della donna. Su quello che è effettivamente successo hanno cercato di fare chiarezza i carabinieri, i quali hanno avviato le indagini grazie alla testimonianza della badante del nonno, unica protagonista della vicenda soffocata da sensi di colpa e che si è rivolta agli inquirenti. La donna ha raccontato di avere sentito una serie di vagiti o miagolii e quindi di avere incrociato la maestra d'asilo nel giardino di casa con un fagottino in braccio sporco di sangue. "Meglio che muoia questa povera creatura, lasciatemela seppellire", avrebbe detto la neo-mamma.

Del corpicino del neonato pare che tutti fossero a conoscenza. A partire dal medico di famiglia che avrebbe dichiarato agli investigatori di avere visto il neonato, mostratogli dal padre della donna avvolto in un asciugamano. Un neonato, hanno sottolineato gli inquirenti, che sicuramente era vivo e vitale subito dopo il parto.













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