S. Giuseppe vuole dedicare una via ad Anna Maestri 

Toponomastica. La proposta della circoscrizione: l’attrice ha interpretato film del calibro di “Riso amaro”. Commosso il fratello Cesare: «Provo una profonda felicità»


Fabio Peterlongo


Trento. «Vogliamo intitolare una via all'attrice Anna Maestri. Con il fratello Cesare ha dato lustro al Trentino». Così Maria Grazia Zorzi, presidente della Circoscrizione San Giuseppe-Santa Chiara, ha presentato la proposta di dedicare la nuova via di collegamento tra via Giusti e corso del Lavoro e della Scienza alla memoria dell'attrice che interpretò film del calibro di "Riso amaro", affiancò Totò e fu diretta dal regista tv Antonello Falqui, recentemente scomparso. Alla notizia, il fratello Cesare Maestri, celebre alpinista 90enne, non ha nascosto la sorpresa e la commozione: «Sono tanti i ricordi, provo una profonda felicità».

Anna Maestri nacque il 7 gennaio 1924 a Mantova e nel 1941 si trasferì ai "Casoni" di San Giuseppe, quartiere di recente costruzione che doveva ospitare la popolazione operaia della Trento che cresceva. Lì visse con il padre Antonio (anch'egli attore) e i fratelli Cesare e Giancarlo, doppiatore cinematografico. Anna non dimenticò mai il legame con i "Casoni" e la Circoscrizione vuole fissare il ricordo di questa illustre abitante: «La famiglia Maestri significa molto per il Trentino - ha spiegato la presidente Zorzi - Anna ebbe una carriera importante nel cinema e nel teatro e vogliamo che il quartiere ne porti una traccia».

Anna frequentò la prestigiosa Accademia d'arte drammatica di Roma ed esordì sul palcoscenico teatrale nel 1945 con "Sogno di una notte di mezza estate" di William Shakespeare. Ma il ruolo per cui è maggiormente ricordata è quello di una delle sfortunate mondine in "Riso amaro", film del 1949 in cui affiancava Silvana Mangano e Vittorio Gassman. Recitò in numerose commedie brillanti con Totò (tra le quali "Totò cerca moglie") e Gino Cervi. La sua carriera proseguì anche con diversi sceneggiati e trasmissioni televisive come la "Biblioteca di Studio uno". Nel 1963 ricevette il premio San Genesio per la migliore interpretazione femminile nel dramma teatrale "Otto donne" di Robert Thomas. Morì nel 1988 in seguito ad un'insufficienza renale, all'età di 64 anni. I funerali si celebrarono a Trento. Il fratello Cesare ricorda così la sorella: «Avevamo un rapporto di profondo affetto ed amicizia. Anna era un'attrice nata». Ora la decisione passa al Consiglio comunale, che dovrà pronunciarsi: «Le decisioni di toponomastica sono lunghe, perché spesso si ha a che fare con personaggi che dividono le parti politiche - ammette Zorzi - Ma quella di Anna Maestri è al contrario una figura che unisce. Speriamo che il Consiglio dia una risposta entro la primavera».















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