Rinasce cappella Bozzoni, pezzo di storia di Varone

Il manufatto fu realizzato dalla famiglia che per prima aprì una cartiera L’edificio si trova proprio sul confine fra Tenno e Riva: stanziati 275.000 euro



RIVA. Alla metà del Cinquecento -racconta Mauro Grazioli nella scheda apparsa nel volume Ecclsiae edito dal Sommolago in occasione del Giubileo del Duemila- un Graziadeo Bozzoni da Toscolano ottenne dal comune di Riva la facoltà di riadattare a cartiera un edificio che aveva appena comperato in località Foci, a fianco del torrente Varone e nacque così la bisnonna di quella che ancor oggi è la cartiera di Varone. I Bozzoni continuarono per secoli la loro attività, ricchi, rispettati ed influenti.

Nell'agosto del 1859 Giuseppe Bozzoni, assieme ai fratelli Giuseppe, don Giacomo, don Giulio, Pietro ed angelo chiesero ed ottennero di costruire una cappella su progetto dell'ingegner Tonini. L'edificio sacro venne mantenuto finchè durò la famiglia Bozzoni: alla fine degli anni Sessanta, con la morte di Giuseppina, il tempio venne chiuso e cominciarono gli anni dell'abbandono. Oggi i sindaci di Tenno, Carlo Remia, e di Riva, Adalberto Mosaner, annunciano insieme (dato che l'edificio sorge proprio sul confine tra i due comuni) che la Soprintendenza provinciale di beni architettonici ha stanziano 275.840 euro per il restauro. L’edificio soffre di una situazione di degrado avanzato di parti strutturali e decorative, in particolare degli intonaci, degli apparati lapidei e delle pitture, a causa soprattutto dell’umidità proveniente dal suolo, aggravata dal materiale delle murature, costituite da pietra arenaria.

Le policromie sulle pareti esterne e nell’aula sono in parte danneggiate e fortemente macchiate, la pittura è molto alterata da un diffuso fenomeno di efflorescenza. Le policromie e gli intonaci della volta sono anch’essi degradati per infiltrazioni dalla copertura, marcescente, recentemente salvaguardata con un manto provvisorio.

Nel 2008 è già stata eseguita, a cura della Soprintendenza, una campagna di sondaggi e indagini diagnostiche per la programmazione dell’intervento, nonché alla catalogazione, all’imballaggio e al ricovero delle suppellettili. Il progetto prevede il rifacimento completo della copertura e il consolidamento della cupola, il risanamento dei solai del coretto e delle murature con opere di sottofondazione, un intervento di deumidificazione, oltre naturalmente al restauro degli intonaci e dei tinteggi interni ed esterni, al restauro dei dipinti murali della quadreria, degli arredi e delle suppellettili, e all’installazione di un nuovo impianto elettrico e di un lavabo nella sacrestia.

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