Revò, negata la messa ai pompieri

La festa di Santa Barbara «emigra» a Tregiovo. Don Aldo: è fuori orario



REVÒ. Ricorrenza di Santa Barbara «agrodolce» per i vigili del fuoco volontari di Revò, costretti a celebrare la loro festa in trasferta, nella piccola frazione montana di Tregiovo, a una decina di chilometri sul confine con la provincia di Bolzano verso Lauregno.  Il motivo? Il rifiuto del parroco di celebrare per loro la messa della loro Patrona nella chiesa parrocchiale di santo Stefano sabato 3 dicembre alle 19, rito che precede la cena conviviale da sempre offerta dal Corpo alle autorità comunali e ai pompieri con consorti e fidanzate. Il motivo? Il sabato nella parrocchiale non ci sono messe prefestive serali, e il parroco don Aldo Pizzoli non vuole fare eccezioni. Nemmeno per i pompiere anche se - come ricorda un giovane effettivo del corpo - ogni anno come volontari i vigili del fuoco tagliano gratuitamente la legna per il fabbisogno della canonica e tre volte all'anno (tra cui la sagra del Carmine, nel mese di luglio) provvedono alle pulizie «a fondo» della chiesa. Ovviamente come volontariato.

Come alternativa, per non affaticare il parroco con una celebrazione straordinaria «extra orario», i pompieri si erano premurati di cercare, trovandolo, un altro celebrante, ma anche davanti a questa eventualità il parroco di Revò si è dimostato irremovibile. Il comandante Bruno Rossi, interpellato sulla vicenda, minimizza. «La festa la facciamo comunque, vuol dire che quest'anno andremo noi a trovare a casa loro i due pompieri volontari del corpo di Revò che abitano a Tregiovo. E poi sabato sera lì celebra la messa don Mario Ferrari, revodano da sempre amico e vicino a noi» - si limita a dire. Ma l'amarezza resta non tanto per la trasferta obbligata per la messa (ma non per la cena, che sarà come da usanza all'albergo Revò, nel cuore del paese) ma per la rigidità manifestata nell'occasione dall'anziano parroco che non ha voluto sentir ragioni.  Lapidario il commento di Don Aldo Pizzoli: «Sono contento che i pompieri festeggino Santa Barbara a Tregiovo». Ma di fronte alla richiesta di una spiegazione per il «no» deciso, don Aldo conclude così: «Non sono questioni che riguardano i mezzi d'informazione».













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