Rapina tra i fiori, condanna a 5 anni e mezzo 

Il ladro aveva rubato la borsa del titolare dalla F5lab di via Grazioli, la vittima lo aveva rincorso e si era ferito a una mano



TRENTO. È stato con la mano bloccata quasi due mesi per recuperare la borsa che gli era stata appena rubata e ora, a due anni di distanza, il rapinatore è stato condannato a 5 anni e mezzo di reclusione. Una pena pesante quella che è stata inflitta dal giudice al tunisino 32enne Mahdi Ajouli sulla quale hanno pesato anche i suoi precedenti specifici (quindi sempre in materia di reati con il patrimonio). I fatti sviscerati nel corso del processo riguardano una rapina commessa nella centrale via Grazioli il 4 febbraio di due anni fa ai danni di Lorenzo Bacca, il titolare della fioreria F5lab. Era stato lui stesso a commentare quei concitati minuti che lo avevano portato all’ospedale per una frattura alla mano. Frattura per la quale era stato necessario intervenire chirurgicamente. Lui quella mattina aveva parcheggiato il suo furgone davanti al negozio e nel via vai dello scarico e carico della merce, aveva lasciato la sua borsa sul mezzo. Sul mezzo, nella parte anteriore e con le porte chiuse. Non proprio in bellavista, insomma. Borsa che - come ha raccontato al derubato da una testimone oculare - viene rubata da uno sconosciuto approfittando di un momento in cui il legittimo proprietario era all’interno del negozio. «Un gentile passante - racconta il protagonista del fatto, Lorenzo - assiste alla scena ti informa e corri come un disperato dietro al ladro. Lo riesci a trovare dietro ad un palazzo mentre fruga nella borsa...riesci a recuperarla. Manca qualcosa ma soprattutto finisci per romperti una mano. L'importante è poterlo raccontare. Tanta rabbia, tanto dolore (quinto metacarpo rotto, dovrò operarmi) e tanta paura che possa succedere ancora. Ora per almeno un mese sarò ko per il lavoro».

Aveva anche postato sul suo profilo Facebook un’immagine di lui in ospedale con la mano fasciata e un sorriso che non lo ha abbandonato neppure per un momento.

Dopo la formale denuncia erano iniziate le ricerche del colpevole da parte delle forze dell’ordine che hanno condotto fino al tunisino. Con le prove che sono state raccolte nel corso dell’indagine, l’uomo è stato portato davanti al giudice per un processo in dibattimento durante il quale c’è stata la ricostruzione dei fatti da parte della procura e quindi l’azione della difesa. Un processo che si è concluso, come detto, con la condanna dell’uomo a 5 anni e mezzi di condanna. È stato infatti ritenuto responsabile via del reato di rapina che di quello di lesioni. Oltre alla pena detentiva, è stato condannato anche al pagamento di una multa di 1.200 euro oltre alle spese di giudizio.













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