sanità

Punti nascita di valle: medico e anestesista presenti ai parti

L’annuncio ieri a Tione: la riorganizzazione coinvolge anche Cles e Cavalese. Arco farà riferimento a Rovereto


di Ettore Zini


TIONE. La notizia è di quelle bomba. D’ora in poi tutti i punti nascita del Trentino potranno essere chiusi solo per ragioni economiche e non più di sicurezza. E’ il risultato dell’ordine di servizio firmato ieri dal direttore generale dell’azienda sanitaria Luciano Flor, con cui obbliga tutte i reparti della maternità della Provincia a disporre durante il travaglio obbligatoriamente di un ginecologo e di un anestesista. Figure che prima d’ora avevano solo l’obbligo della reperibilità al momento del parto.

La news è uscita al termine del summit, tenutosi nel pomeriggio di ieri a Tione, dov’erano presenti oltre ai vertici della sanità locale, il direttore generale Flor, e il primario di ostetricia e ginecologia dell’ospedale Santa Chiara di Trento Saverio Tateo. Quest’ultimo, da ieri, è anche il nuovo responsabile per le emergenze dei punti nascita di Cles, Cavalese e Tione. Mentre Arco farà riferimento a Rovereto. E’ questa le seconda grande novità che cambia radicalmente la mappa organizzativa dei punti nascita del Trentino.

La notizia più importante, però, scaturita non da una decisione politica, ma organizzativa da parte dell’Azienda, è che d’ora in poi tutti i reparti di ostetricia e ginecologia saranno sicuri. Indipendentemente che vi nascano 500 o 10 bambini. Fatto ritenuto di grandissima importanza da parte dei responsabili della Comunità di Valle e dell’ospedale di Tione. Che, proprio per protestare contro la paventata chiusura del “loro” punto nascita “perché insicuro e non in grado di dare garanzie in caso di complicanze a mamma e bambino”, avevano indetto una raccolta di firme culminata con la consegna di ben 23 sottoscrizioni nelle mani del presidente della Giunta Provinciale Rossi e dell’assessore alla Sanità Borgonovo Re.

Ieri l’incontro nella sede della Comunità delle Giudicarie. Dove inaspettatamente il direttore generale Flor ha messo sul tavolo questo ridisegno complessivo dell’ostetricia e ginecologia trentina. Ma, ha anche comunicato che d’ora in poi non ci sarà più il pericolo che un solo punto nascite della rete ospedaliera della Provincia possa essere etichettato come “insicuro”. Quindi, da evitare. Una delle ragioni che, come avevano continuamente ripetuto i responsabili della Comunità delle Giudicarie e il personale medico del nosocomio tionese, aveva generato una forte disaffezione verso le proprie strutture. Generando quel fuggi fuggi, culminato con la nascita di sempre meno bebè nel punto nascite al terzo piano del nosocomio tionese.

La novità, i cui dettagli dovranno essere approfonditi nei prossimi giorni, rincuora tutto l’apparato locale e offre la possibilità di arrestare la crescente emorragia verso altre strutture, generate dalle “improvvide” dichiarazioni dei mesi scorsi. All’incontro oltre a Flor, erano presenti i dottori Fulvio Gardumi, Vincenzo Cutrupi direttore di struttura di Tione, il primario anestesista Claudio Merli (che ha garantito la sua disponibilità per i parti in analgesia mai praticati finora a Tione), la presidente della Comunità di Valle Patrizia Ballardini, l’assessore alle politiche sociali Olivieri e il consigliere provinciale Mario Tonina. E appunto Saverio Tateo, primario di ginecologia di Trento. Che, d’ora in poi avrà la responsabilità dei punti nascita dei distretti di Cles, Cavalese e Tione.













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