Profughi, previsti nuovi arrivi

Oggi il governatore Rossi a Roma al vertice con le Regioni Il ministero cerca altri 6 mila posti per accogliere i migranti


di Chiara Bert


TRENTO. Oltre 24 mila migranti sbarcati sulle coste italiane da venerdì scorso. Un flusso che non si arresta, con il suo carico di disperazione e speranze. E per il sistema dell’accoglienza significa nuovi posti da trovare per dare un approdo a persone che fuggono dalla guerra e dalla miseria. Il ministero dell’interno cerca altri 6 mila posti da distribuire tra le regioni italiane, dopo i 6500 chiesti ai prefetti con la circolare di una settimana fa, 700 per ogni regione e 50 alle Province di Trento e Bolzano. Ma da allora gli sbarchi non si sono più fermati.

Oggi a Roma è convocata la Conferenza delle Regioni dove l’emergenza profughi è stata inserita d’urgenza all’ordine del giorno. Alla riunione parteciperà il governatore trentino Ugo Rossi.

A dare il peso della situazione è stata ieri l’audizione, in commissione al Senato, del prefetto Mario Morcone, responsabile del dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del Viminale: «Calcoliamo un flusso di migranti tra i 170 mila e i 200 mila per il 2015, sperando che nel frattempo arrivi qualcosa che pone un freno a tutto questo», ha detto Morcone.

E mentre si attende una nuova circolare ai prefetti per recuperare posti, la coordinatrice per la Conferenza delle Regioni delle politiche sociali, e assessore nella Regione Liguria, Lorenza Rambaudi, ha confermato l'indicazione data dal prefetto Morcone, che ieri ha annunciato che 450 migranti sbarcati ieri ad Augusta, in Sicilia, andranno nelle regioni del Centro e del Centro-Nord. «È necessario riequilibrare quanto prima il livello di accoglienza delle Regioni, visto che finora alcuni territori lo hanno fatto in maniera generosa - su tutti la Sicilia - e altri decisamente meno - ha detto Rambaudi - ma di questo parleremo domani (oggi, ndr) in Conferenza delle Regioni, infatti ho chiesto al presidente Sergio Chiamparino di inserire all'ordine del giorno dei lavori questo tema e la proposta è stata subito accettata». Nel vertice ieri al Viminale, a cui ha partecipato anche l’Anci, si è parlato di un raddoppio delle quote Sprar (il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) da 20 a 40mila. «Un bando è già partito e un altro ancora vedrà la luce a breve», ha confermato Rambaudi. Alcuni governatori, come quelli di Veneto e Lombardia, Zaia e Maroni, hanno già detto di non essere disponibili ad accogliere altri profughi, pur essendo al di sotto la quota loro assegnata.

Con i 40 profughi arrivati mercoledì scorso al campo di Marco di Rovereto, il totale di richiedenti asilo in Trentino è salito 396 su 431 assegnati (finora) alla Provincia, che è tornata a chiedere ai Comuni di individuare luoghi disponibili per la seconda accoglienza. E al ritmo di centinaia di nuovi sbarchi al giorno, i numeri di ieri rischiano oggi di essere già vecchi.

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