Piazza Dante, domenica «normale» fra badanti e bambini

I controlli rafforzat10i hanno restituito lo spazio alla gente. E il cane Falco «pizzica» un colombiano arrivato in treno con la marijuana


di Mara Deimichei


TRENTO. La ragazza su tacchi vertiginosi attraversa la piazza proteggendosi dal sole con un vezzoso ombrello di carta che fa molto Cina. Pochi metri più in là, vicino al laghetto, una badante cerca di mandare a memoria parole italiane studiando un piccolo vocabolario. I bambini «occupano» i giochi mentre i profughi chiacchierano facendo passare le ore. In mezzo i turisti che si fanno le fotografie con la statua del poeta come sfondo. Ieri in piazza Dante la serenità regnava sovrana. Tante persone, tante risate, tanta normalità. E a vigilare su tutto e tutti le forze dell’ordine. Uno spiegamento importante: polizia, carabinieri, forestale, vigili urbani, guardia di finanza con Falco, il cane antidroga che ha anche permesso - a pomeriggio inoltrato - di fermare un colombiano che era sceso dal treno con un po’ di marijuana e bilancino.

Gli uomini in divisa camminano nei vialetti e la gente li guarda. Chi era in piazza domenica scorsa, racconta la paura e la mette in contrapposizione al senso di sicurezza che - spiegano - era palpabile ieri pomeriggio.

Il «pattugliamento» riguarda anche le zone vicine: piazza della Portela, piazza Santa Maria Maggiore, via Pozzo e piazza Centa. Tutto appare tranquillo ma questo non significa che lo spaccio sia sparito da Trento. Tossici e spaccino si sono spostati un po’ più in là, qualcuno anche a Gardolo ma alla fine la droga la si cerca sempre in centro. Ed ecco quindi che si usano le bici: veloci per muoversi in città, si incrociano i clienti, ci si mette d’accordo su dose e prezzo e poi si conclude «l’affare» in un luogo discreto.

Tutto appare più ovattato in questo giro nel parco davanti alla stazione a sette giorni di distanza dalla grande paura. E in questo senso i controlli serrati decisi dal comitato per l’ordine pubblico stanno facendo la differenza. Le divise si mischiano fra di loro e controllano i «luoghi sensibili». La sensazione è che ieri pomeriggio la piazza non fosse più terra di nessuno, ma solo quello che dovrebbe essere sempre: un luogo di incontro e di riposo. E così ecco i trentini che prendono il sole a pochi metri da casa stesi sul prato o su una panchina e i bambini di una famiglia danese si rincorrono attorno alla statua di Dante mentre le badanti si riposano e chiacchierano fra di loro. Ma evidentemente c’è anche chi non sa di questo incremento dei controlli. Come il colombiano che sceso da treno è stato puntato dal cane Falco. I controlli delle volanti hanno permesso di capire cosa sentisse il naso del pastore tedesco: della marijuana che era pronta per essere venduta in città. E così il suo viaggio è finito in questura.

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