Per i corsi di lingue all’estero è boom Arrivano altri soldi

La Provincia aggiunge 80 mila euro ai 30 mila già stanziati per «full immersion» di studenti e docenti: 1.100 le richieste


di Luca Marognoli


TRENTO. È boom per i corsi di full immersion linguistica all’estero. Sono stati già 676 gli studenti e 441 gli insegnanti che hanno sostenuto il test di ingresso per ottenere il voucher per i corsi. Numeri che vanno oltre quelli preventivati dalla Provincia, che in alcune deliberazioni del 2014 e del 2015 aveva previsto la concessione di un numero indicativo di 500 voucher per gli studenti e 300 per gli insegnanti ed educatori in servizio nelle scuole e nei nidi d'infanzia.

Una risposta, quella dei giovani e del personale docente, che non può che far piacere alla giunta Rossi, da sempre convintamente fautrice del trilinguismo. Tanto che il servizio istruzione, con una determina a firma della dirigente Laura Pedron, ha stabilito di aumentare l’importo del programma di spesa per il miglioramento delle competenze nelle lingue straniere di 80 mila euro, in aggiunta ai 30 mila già stanziati.

Le somme serviranno anche all’organizzazione delle verifiche previste al ritorno in patria. In particolare, gli insegnanti titolari dei voucher “devono sostenere il test in uscita dall’esperienza formativa all’estero necessario per la valutazione dell’incremento delle conoscenze linguistiche in seguito alla frequenza del corso full immersion”, recita la determinazione. Inoltre, gli studenti che rientrano nelle fasce di certificabilità “devono sostenere anche l’esame di certificazione linguistica, se non già in possesso della medesima certificazione indipendentemente dalla data del suo conseguimento, con costi a carico dell’Amministrazione”.

E le previsioni sono che le richieste di partecipazione ai corsi aumentino ancora. “La quantificazione delle spese nel precedente programma di spesa non è risultata sufficiente - si legge - a causa dell’imprevista elevata partecipazione da parte di studenti e di insegnanti alle iniziative” già organizzate “ed al notevole numero di studenti che, tenuto conto dei risultati dei test in uscita fino ad ora svolti, si prevede dovrà sostenere l’esame di certificazione linguistica”.

I programmi di spesa che saranno finanziati rispondono a due diversi obiettivi, tra loro affini: “Miglioramento delle competenze chiave degli allievi”, per quanto riguarda le attività del “Piano Trentino Trilingue” a cofinanziamento Fse rivolte agli studenti “per far fronte alle aumentate spese necessarie per lo svolgimento dei test e degli esami di certificazione linguistica degli studenti, considerata l’attuale disponibilità di fondi sul medesimo programma di spesa pari 4.000 euro”; e “Innalzamento del livello di istruzione della popolazione adulta”, per la copertura delle spese legate agli interventi del Piano rivolti agli insegnanti “ed, in particolare, allo svolgimento dei test in ingresso ed in uscita necessari per la valutazione dell’incremento delle competenze linguistiche in seguito alla partecipazione ai percorsi formativi all’estero e per beneficiare dei voucher individuali”.

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