Parco Stelvio, salvo il posto di 22 operai

L'accordo sindacale prevede di assumerli con il Progettone



TRENTO. Soddisfazione per la soluzione positiva dell'accordo tra Parco dello Stelvio e sindacati per i 22 operai che rischiavano di trovarsi sulla strada, in base alla cosiddetta "direttiva Brunetta", che impone al Parco un limite di spesa del 50% rispetto al 2009. L'accordo, firmato ieri da Cgil, Cisl e Uil, con la Federazione trentina della cooperazione e il Consorzio lavoro ambiente, alla presenza del presidente Lorenzo Dellai, garantisce continuità lavorativa e livelli salariali ai 22 operai che avranno un contratto a tempo determinato di sei mesi.

Assunti ad aprile per manutenzione e presidio del Parco, da luglio gli operai stagionali sarebbero rimasti "scoperti", pur disponendo l'amministrazione delle risorse necessarie per continuare a mantenerli in servizio fino alla scadenza del contratto. La soluzione è stata trovata - grazie anche al lavoro del Servizio conservazione della natura e del Dipartimento risorse forestale e montane, che hanno impostato la trattativa con i soggetti interessati, fra le pieghe della legge 32/1990, quella che istituiva il "Progettone".

Anche Angelo Dalpez, sindaco di Peio, si è adoperato per risolvere il problema. «Ci siamo attivati subito - spiega - quando abbiamo realizzato che, a differenza degli anni passati, non saremmo riusciti a dirottare i contributi del Comitato di gestione per pagare i lavoratori. Non essendoci arrivata nessuna risposta da Roma, abbiamo risolto la questione con la normativa del "Progettone", agganciando il loro contratto a quello dei lavoratori agricolo-forestali, in modo da garantire lo stesso salario, perché quello del Progettone è più basso. Si tratta di lavoratori storici, che contano su questo contratto e per loro sarebbe stato drammatico non prolungare il lavoro».

I lavoratori in questione saranno assunti dunque a tempo determinato a partire da 4 luglio, da parte di una cooperativa di lavoro individuata dal Consorzio lavoro ambiente. Soddisfazione è stata espressa dai sindacati, dalla cooperazione e dai vertici della Provincia per la soluzione individuata, molto rapidamente, in maniera tale garantire sia i lavoratori coinvolti sia anche l'effettuazione dei lavori di manutenzione e presidio di cui la sezione trentina dello Stelvio abbisognerà fino al termine della stagione estiva.  «L'auspicio - ha detto in chiusura il presidente Dellai - è che per il prossimo anno il problema possa venire definitivamente risolto, nel quadro del varo della norma di attuazione per il Parco nazionale dello Stelvio».













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