Domani la messa con il vescovo, il pranzo sociale e la lotteria

Nel giorno del patrono S.Antonio Banco saluta la chiesa restaurata



 BANCO. Domani, la comunità parrocchiale festeggia con un giorno d'anticipo rispetto al calendario la festa del patrono Sant'Antonio abate, che coincide con la fine dei restauri che hanno interessato l'omonima chiesa in quest'ultimo anno. E, per inaugurare l'edificio sacro restituito alla comunità, arriverà l'arcivescovo di Trento Luigi Bressan, che celebrerà la messa solenne delle 11.30.  Oltre ad aver ridato luce e bellezza alla chiesa (nuovo impianto di illuminazione e recupero di una finestra quattrocentesca), i restauri hanno riportato alla luce interessanti tracce di affreschi antichi, con raffigurazioni di santi (un San Pietro in trono, Santa Caterina...) ed episodi di vita di un tempo (ad esempio, la vicenda del beato Simonino, secondo la leggenda ucciso nel 1475 a Trento).  «E' davvero una grande festa - sottolinea il parroco padre Fabio Scarsato - quando una comunità si riappropria della propria chiesa, più bella esteriormente. Da notare che l'intera unità pastorale di Sanzeno, Banco e Casez si è attivata economicamente per far fronte in maniera fraterna ai costi per il restauro della chiesa di Banco, unendo le proprie forze ai contributi della Provincia autonoma di Trento e a quelli della Cassa Rurale d'Anaunia e del comune di Sanzeno».  Dopo la messa, è in programma il pranzo sociale nella locale caserma dei vigili del fuoco, mentre nel pomeriggio si potrà assistere all'estrazione della lotteria. Sarà possibile anche acquistare alcuni facili e bei libretti che raccontano la vita e la spiritualità di Sant'Antonio abate. «Un santo forse famoso di più una volta - ricorda il parroco - quando tra le nostre case c'erano parecchi animali da stalla o da cortile, di cui il santo eremita è protettore (oltre che essere invocato contro il "fuoco di S. Antonio"), un santo però ancora attuale, perché ci ricorda la scelta radicale di fede che un uomo di Dio ha saputo fare dopo aver ascoltato il Vangelo». Padre Scarsato si augura che la ricorrenza di domani possa servire a riscoprire le radici di una fede non solo rituale, ma radicata, consapevole e attuale. (g.e.)













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