La protesta

Mori, manifestanti occupano il municipio

Vallo - tomo, la Tribù delle Fratte insiste nella protesta per il fissaggio del diedro. Il consiglio provinciale condanna il metodo



MORI. Verso le 9 stamattina, una ventina di manifestanti hanno occupato il municipio di Mori, insistendo nella protesta contro il vallo - tomo, opera che la Provincia ritiene indispensabile per mettere in sicurezza il paese contro il pericolo di caduta del diedro. Presenti anche i consiglieri comunali M5S Colpo e Moiola del Patt che appoggiano la protesta di questo gruppo di residenti che contestano la scelta della Provincia di ritenere il progetto deciso in base alla relazione del professor Barla come l'unica soluzione.

Per i contestatori le alternative ci sono: sono o fissare il diedro "in alcuni giorni, senza nessuno sotto" o realizzare i lavori per il vallo-tomo senza nessuno sotto e "quindi 144 persone in albergo per sei mesi almeno". Il consigliere Cinquestelle Colpo ha anche annunciato che presenterà denuncia per le mancanze dell'iter progettuale.

E mentre i manifestanti si sono chiusi in municipio con le chiavi del sindaco Barozzi, costringedolo ad abbandonare il suo ufficio,dal consiglio provinciale, dove si stanno svolgendo i lavori, sono arrivate le prime reazioni. Alessio Manica (Pd) vede con preoccupazione questa ulteriore forma di protesta: "Tra questi attivisti, ha aggiunto, ci sono dei militanti politici ai quali va ricordata che questa situazione sta andando oltre il limite, una situazione gravissima alla quale va data la giusta attenzione e considerazione. Giacomo Bezzi (Fi) ha convenuto che la cosa è grave e le istituzioni vanno salvaguardate; tuttavia, se la popolazione è infuriata, il governo ha il dovere di ascoltarla e considerare le sue richieste.

Filippo Degasperi (5 Stelle) ha replicato di sostenere orgogliosamente questa protesta: “Al momento non mi sembra siano stati commessi reati e prima di prendersela con chi sta protestando all’interno delle regole del codice penale farei una riflessione sulle richieste di questi attivisti”. “Atti di questo tipo vanno comunque stigmatizzati e il nostro compito è riportare tutti a ragionamenti di merito”, ha osservato Bruno Dorigatti. Il presidente ha riferito della lettera, ricevuta da parte delle minoranze del consiglio comunale di Mori con la richiesta di incontrare i capigruppo.

L’incontro si farà giovedì alle ore 13 e sarà presente anche l’assessore Tiziano Mellarini per la giunta provinciale. Nerio Giovanazzi (AT) ha ricordato, ai tempi dell’assessorato ai lavori pubblici, di aver lui stesso subito proteste e contestazioni anche forti. “Tuttavia il limite non va superato e qui si sta andando oltre”, ha aggiunto. I lavori proseguono con l’esame del question time.













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