Le vecchie ambulanze viaggiano intorno al mondo / VIDEO

L’asta dei veicoli usati dall’Azienda sanitaria: mezzi da 100 mila euro aggiudicati a 6.800. Qualcuna finirà in Ghana, una certamente in Bielorussia


di Giulia Merlo


TRENTO. Vendute tutte, la maggior parte a quasi il doppio della base d’asta, le undici ambulanze battute ieri, presso l’Azienda per i Servizi Sanitari di viale Verona.

I lotti erano divisi in cinque ambulanze Volkswagen a tetto basso, tutte immatricolate nel ’99, valore di partenza duemila euro, e sei ambulanze, sempre Volkswagen ma a tetto alto, le più comuni che normalmente si vedono sfrecciare per le strade. Queste ultime, quasi tutte con circa duecentomila chilometri alle spalle, partivano dai tremila euro.

«Per le ambulanze che non cambieranno destinazione d’uso – ha spiegato il dottor Guido Baldessarelli, per l’occasione banditore – verrà prima ufficializzato il passaggio di proprietà e poi consegnate le chiavi. Per quanto riguarda quelle che verranno trasformate per il trasporto di persone e materiali, sarà necessario il trasporto in autofficina per togliere lampeggianti e attrezzatura medica prima di consegnarle al compratore».

L’interesse suscitato da questa insolita asta è stato notevole, con numerosi spettatori e alcuni agguerriti contendenti.

Le cinque ambulanze più piccole hanno fruttato complessivamente 13.500 euro, due di queste sono state acquistate da privati per utilizzarle come furgoni, le altre invece rimarranno ambulanze. «L’ho acquistata con i soldi che mi hanno mandato da Drobo, il mio piccolo villaggio in Ghana – ha raccontato Vito, che da anni risiede in Trentino, sorridendo dopo essersene aggiudicata una con 2.200 euro – e la useremo per l’ospedale che abbiamo aperto lì». Un’altra invece viaggerà fino alla Bielorussia, nella città di Gomel, dove l’associazione “Amici in cordata nel mondo” gestisce un orfanotrofio con duecentocinquanta bambini con handicap e l’ultima andrà in Africa grazie alla “Fondazione Autismo”, aggiudicate rispettivamente per 2.400 e 2700 euro.

I pezzi più ambiti, però, erano le ambulanze a tetto alto, a trazione integrale e immatricolate nel 2001: costo di acquisto da nuove, circa centomila euro. Portarle a casa con poco più di 5.000 euro è un affare. «Questi sono mezzi indistruttibili – ha assicurato Dario Dalla Bona, che le guida di professione – sono affidabili fino a quando hanno trecentocinquantamila chilometri, e queste ne hanno al massimo duecentoventimila». La clinica privata per cui lavora, la Roma Medical Clinic, si è aggiudicata il lotto migliore dell’asta: un’ambulanza a tetto alto immatricolata nel 2002 che ha percorso appena centodiciassettemila chilometri, per 6.800 euro.

Le altre faranno presto parte del parco mezzi della Croce Rossa di Trento e della Croce Bianca dell’Alto Garda, una invece finirà in Guinea Bissau, in dotazione all’ospedale che la “Onlus per lo Sviluppo di Base della Guinea Bissau” sta realizzando.

Non solo associazioni, però. Tre veicoli, due ambulanze con tetto alto e una con tetto basso, sono state acquistate dalla ditta Autonordi Mercedes, che si occupa di rivendere veicoli usati alla protezione civile e alle aziende forestali attive nel resto d’Italia. . Non tutte però rimarranno ambulanze, alcune verranno portate a Volksburg, sede della Volkswagen, per avere il nulla osta a trasformarle in veicoli da trasporto di merci o persone. «Io sono cittadino tedesco – ha raccontato Borzaga – e ho lavorato alla Volkswagen quindi conosco la procedura. Una volta rivenduto, ogn’uno di questi veicoli mi frutterà, al netto delle spese, circa duemila euro».

Un buon ritorno per la Azienda Sanitaria Trentina, in ogni caso, con un ricavato di 42.200 euro e un precedente positivo per l’utile smaltimento dei vecchi veicoli.













Scuola & Ricerca

In primo piano