Lago di Garda mai così alto a primavera

In cinque giorni si sono riversati nel bacino 38,5 milioni di metri cubi di acqua: l’assenza di vento forte ha evitato danni



RIVA. Ieri l'idrometro di Peschiera segnalava che il livello del Garda è a 139, un centimetro solo al di sotto del massimo stabilito dalla normativa vigente per il bacino lacustre nella stagione primaverile, e questo nonostante che la Comunità del Garda sia riuscita ad ottenere dal Magistrato delle acque di aumentare al massimo il deflusso, portato a 160 metri/cubi al secondo. Tutto ciò in barba al fatto che l'immissione nel Mincio d'una quantità così alta d'acqua faccia concretamente aumentare il rischio di esondazione dell'affluente del Po.

Non si segnalano al momento eventi dannosi nei centri rivieraschi gardesani per il semplice motivo che non si sono registrati nelle ultime settimane episodi di vento forte, tale da avviare un moto ondoso che avrebbe comportato allagamenti sicuri. La quota 139 è la più alta registrata nelle tabelle, consultabili sul sito internet della comunità stessa: il record precedente era costituito dai 135 centimetri registrati per due volte, nel 2009 e nel 2004, anni in cui il prelievo era rimasto a quote decisamente inferiori, rispettivamente a 140 e 63 metri cubi al secondo. Nel 2012 il massimo invaso era stato registrato il 31 maggio, con 128 centimetri. Se il livello, pur essendo molto alto, può non essere considerato eccezionale (122 la massima del 2011, 133 nel 29010, 135 nel 2009, 135 nel 2004, 121 nel 2001) è decisamente straordinario che il Garda sia salito di ben 11 centimetri nei giro di cinque giorni: 2 centimetri dal 19, quand'era a quota 128, al 20, addirittura 4 dal 20 al 21, 3 dal 21 al 22 ed altri due fino al giorno 23 quando ha toccato i 139, ripetuti poi nella giornata di ieri.

La quantità d'acqua scaricata dal Sarca e dagli altri immissari minori a causa del concomitante scioglimento della enorme massa di neve presente alle alte quote e dell'insistenza delle piogge, è impressionante: calcolando che un centimetro di lago equivale a 3,5 milioni di metri cubi d'acqua, bisogna concludere che nel lago si sono accumulati 38,5 milioni di metri cubi nei cinque giorni dal 19 al 23 aprile nonostante che dallo sbarramento di Salionze, nello stesso periodo, ne siano usciti più di 23 milioni (il deflusso era a 30 metri cubi/secondo nei tre giorni dal 19 al 21, è stato poi portato a 100 per il 22 ed a 140 il 23).

Una spiegazione arriva anche dai dati forniti alla provincia dalla stazione meteo di Arco: le giornate piovose dall'inizio dell'anno sono state 49, e si tratta di un record (il precedente, con 41, risaliva al 1986); sempre dal primo gennaio sono caduti sulla Busa 388,4 millimetri di pioggia, contro una media stagionale del periodo di 243 (ma non si tratta di record: nel 2001 ne sono caduti 476); negli ultimi trenta giorni sono caduti 156,4 millimetri, contro una media di 97 (anche in questo caso non è record: nel 1989 furono 218).

Infine da segnalare che è stato avviato, sia pure in via solo sperimentale, il nuovo sistema di controllo dei livelli concordato fra Comunità del Garda e gli amministratori locali, che stabilisce l'entità del deflusso giorno per giorno in rapporto alla situazione del lago, monitorata in tempo reale considerando anche il contributo dello scioglimento della neve, anche quella misurata per tutto il periodo invernale dalle stazioni meteo sparse in quota.

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