La piccola donna forte vittima di un uomo debole

Madre, compagna, «badante» dell’ex marito, amministratrice della casa: Laura Simonetti era il cardine e il motore di una strana famiglia allargata


di Luca Marognoli


TRENTO. Una piccola grande trentina, minuta nel fisico ma gigante nello spirito, con quella forza e capacità di sacrificio che solo le donne, nella vita scandita dai mille impegni di tutti i giorni, riescono ad avere. Una forza, fatta di tempra e anche autorità, molto più grande di quella fisica della mano omicida che lo ha in pochi istanti sopraffatta, segno della debolezza di un maschio che, di fronte alla prospettiva di restare senza di lei, si sentiva perduto.

Laura Simonetti, 53 anni, era il cardine di quella famiglia strana e allargata in cui si era ritrovata a vivere. Faceva quasi la badante dell’ex marito, che abitava nell’appartamento vicino: se ne prendeva cura - come tante donne fanno, perché sentono di doverlo fare - aiutandolo a lavarsi e facendogli da mangiare. Dicono che lui non volesse farsi avvicinare da molti, neppure dal medico, se non da lei, in cui riponeva piena fiducia. Ma Laura era anche l’amministratrice del palazzo della famiglia di lui, i Ferrarese: diversi appartamenti da mandare avanti riscuotendo gli affitti, incaricandosi delle manutenzioni e delle migliorie, di tutte le pratiche cioè che era necessario compiere.

Una donna che era anche madre e che aveva cresciuto, trovandosi anche qui a reggere il peso in gran parte sulle sue spalle, due figli. Due ragazzi splendidi: Paola, che stava per laurearsi in architettura e ingegneria e che era legata alla madre da un bellissimo rapporto, e Roberto, ingegnere che aveva studiato in Cina dove era stato assunto da un colosso delle infrastrutture come Atkinson, andando a vivere con la moglie ad Hong Kong.

Poi c’era la sua nuova famiglia: il rapporto con Claudio Rampanelli, suo compagno da una decina d’anni, fatta di condivisione ma anche dei fisiologici momenti di difficoltà che incontra ogni relazione che si possa definire tale. Sembra che avessero avuto qualche screzio anche sulla gestione delle risorse familiari, che lei gli avesse rimproverato di spendere troppo, ma secondo gli investigatori si sarebbe trattato di un confronto mantenutosi sempre in confini civili e con toni urbani, senza mai degenerare. Vero è che in ogni relazione esiste un rapporto di potere e lei, Laura, aveva di fatto in mano i cordoni della borsa, una borsa che le derivava in realtà dalla famiglia dell’ex marito proprietaria dell’immobile. Lui Claudio, aveva trovato in lei anche il supporto di cui aveva bisogno dopo essere rimasto vittima di un grave incidente sul lavoro. Un altro elemento che faceva pendere la bilancia dalla parte di lei e che accresceva la dipendenza di lui - economica, ma anche affettiva - dalla compagna. Un rapporto che si era cementato anche grazie alla passione comune della bicicletta: avevano messo su la società Fm Cycling Team, che aveva sede nel loro palazzo ed è presieduta da Roberto Ferarrese: nel sito internet del gruppo ci sono i nomi di Claudio e Laura e tante foto sorridenti assieme ai compagni cicloamatori. Laura aveva trovato nelle due ruote forse una valvola di sfogo: c’era chi la incontrava felice al ritorno da una sgroppata di 2 ore, rubate alle sue responsabilità di madre, ex moglie, compagna, amministratrice... Da febbraio a maggio aveva percorso 2 mila chilometri: niente male, la sua tempra si vedeva anche qui. Un terreno comune fra lei e Claudio. Forse anche per questo quando un mese fa Laura ha detto Claudio di voler interrompere il loro percorso (in bici e nella vita) insieme, lui si è sentito venir meno la terra sotto ai piedi, scomparire un mondo che gli aveva dato la serenità di cui aveva bisogno. Rampanelli aveva buoni rapporti anche con l’ex marito di lei, tanto da stargli vicino, fargli la spesa, portargli il giornale nei pochi momenti di assenza di Laura.

Le cose gli andavano bene come stavano, insomma, e un cambiamento deve essergli sembrato un salto nel buio. Insopportabile. Alla fine lo ha fatto quel salto, ma ha portato con sè anche la donna della sua vita e sua figlia. In un baratro senza ritorno.













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