La memoria di Malga Zonta ai tempi della crisi

Le celebrazioni a Passo Coe. Dorigatti: «Teniamo i saldi i valori della resistenza: cerchiamo unità di fronte a quest’epoca di gravi difficoltà»



«Ricordare l'eccidio di Malga Zonta, che 69 anni fa costò la vita a 17 giovani fucilati dai nazifascisti, ha tre significati: la memoria dei valori per i quali si è combattuto nella resistenza e da rimettere in campo, l'unità - perché anche il Trentino ha estremo bisogno di coesione sociale - e la ripresa economica, perché solo così si potrà offrire lavoro ai giovani, alle donne e a chi rimane senza occupazione, evitando di far pagare ancora una volta la crisi ai soggetti e alle famiglie più deboli. Tutto questo è racchiuso nella Costituzione scaturita proprio dalla resistenza». Lo ha detto il presidente del Consiglio provinciale di Trento, Bruno Dorigatti, intervenuto alla cerimonia per il 69/o anniversario dell'eccidio di Malga Zonta. Dorigatti ha poi accennato alla difesa dei diritti civili dopo i femminicidi di questi giorni e gli episodi di discriminazione accaduti a causa dell'orientamento sessuale. «Le disuguaglianze stanno aumentando in tutti i sensi - ha osservato - e per questo occorrono leggi che non ci facciano perdere le conquiste frutto dei sacrifici compiuti nella resistenza e il cui risultato è la Costituzione».













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