La giunta esordisce riaprendo Cavalese 

La prima delibera dell’esecutivo di Fugatti: punto nascita operativo dal 1° dicembre. «Parti in sicurezza per le mamme e per i bambini»


di Gianpaolo Tessari


DIMARO. Pronti, via. La giunta Fugatti non ha fatto in tempo ad insediarsi che ha subito cavato dal cilindro una delibera dal forte accento simbolico. Quale? La riapertura del punto nascita dell’ospedale di Cavalese, a fare data dal prossimo primo dicembre. Già, il governatore ha scelto una località di valle, Dimaro, per riportare sotto i riflettori un’altra struttura periferica, come l’ospedale della valle di Fiemme.

A ridosso del voto di ottobre sulla riapertura annunciata c’era stata una sorta di corsa a prendersi i meriti: la giunta uscente per aver lavorato con l’Azienda sanitaria, i Cinquestelle per il fatto che la ministra della Salute Giulia Grillo è una di loro. E l’attuale presidente, nelle vesti di sottosegretario, aveva abbozzato. Ora sarebbe sin troppo facile gonfiare il petto. Maurizio Fugatti si limita, scusate se è poco, a licenziare (anzi, la firma è dell’assessore Stefania Segnana, Lega) la delibera che ufficializza la riapertura. Dividendo, saggiamente, i meriti con tutti: «Ci abbiamo lavorato molto, anche in quest’ultima settimana. Il primo di dicembre il punto nascita di Cavalese riaprirà: c’è già l’accordo con l’Azienda sanitaria che ora ha a disposizione l’organizzazione dei medici necessaria. Negli ultimi mesi, dopo la chiusura del punto nascita nel 2017, ci siamo messi al lavoro per riaprirlo. Personalmente me ne sono occupato anche nelle mie vesti di sottosegretario: abbiamo incontrato il direttore dell’Azienda sanitaria Paolo Bordon ed abbiamo chiesto quale fosse lo stato della dotazione medica del punto nascita. Sapete che il protocollo del Ministero prevede una presenza nell’arco di tutte le 24 ore di ostetrici, ginecologi e pediatri: non è facile trovarli. La giunta precedente, va detto, nell’ultimo periodo si è attivata per cercare il personale: si ricorrerà dunque anche ad una presenza di medici a gettone. Una soluzione questa che in precedenza non era contemplata e che oggi invece è permessa: per il primo dicembre dunque noi abbiamo garantite tutte le figure utili per la riapertura del punto nascita» ha spiegato Fugatti.

«Qui a Dimaro siamo in una valle, in una parte di Trentino che ha avuto grandi problemi. Ora diamo un segnale forte ad un’altra parte della provincia, su di un tema di grande importanza. E lo facciamo garantendo la sicurezza ai nascituri ma anche alle mamme. Per noi questa è una vittoria importante» ha chiosato l’assessora alla salute Stefania Segnana, Lega. Fugatti ha ripercorso la vicenda, chiarendone la tempistica: «La nostra giunta ha approvato questa delibera nella prima riunione, fissando a 15 giorni la data della riapertura. Mi pare un bel risultato. Nei prossimi giorni saremo a Cavalese ed incontreremo gli amministratori prima della riapertura. E spiegheremo loro il percorso. Si è lavorato su una deroga che era stata concessa dal ministero della salute, lo ho fatto assieme all’allora assessore Zeni, ottenendo una deroga alla deroga. Spiego: per poter riaprire in condizioni di sicurezza, come prevedono i protocolli nazionali, serve una sala operatoria di tipo emergenziale, struttura che a Cavalese non c’era. O, meglio, la giunta precedente ne aveva previsto la costruzione ma i tempi ci avrebbero portati a maggio, giugno. Non si poteva aspettare tanto e abbiamo ottenuto una nuova deroga: si utilizzano le sale operatorie ora presenti per la chirurgia nei casi di emergenza. Parliamo di eventuali parti che abbiano queste caratteristiche. Questa deroga è stata concessa perché è Cavalese. Se fosse stata, lo dico con molto rispetto, Crotone non la si sarebbe ottenuta. In valle di Fiemme ci sono numeri e serietà storici che hanno permesso questo passo. Saremo in condizione di deroga per sei mesi, sino a quando aprirà la nuova sala operatoria. Apriamo prima per non rischiare di perdere i medici che già c’erano all’ospedale di Cavalese» ha concluso il governatore Fugatti.

Mentre Dimaro prova a rimarginarsi le ferite, Cavalese si vede riaprire quel punto nascita che era diventato un simbolo per una valle. E non solo. Due situazioni diverse nello stesso Trentino.













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