L’orso a Caderzone sbrana un altro asino

L’episodio è successo a pochi chilometri dal paese, in località «Val di Cava» Lino Amadei , proprietario di «Charly»: «I plantigradi fuori controllo»


di Walter Facchinelli


CADERZONE TERME. «Inaccettabile, insopportabile, inammissibile», queste le parole che ieri a Caderzone Terme andavano per la maggiore, dopo l’ennesimo caso dell’orso che uccide degli animali domestici vicino ai paesi. Dopo l’asina Rasa di Marco Bosetti in Val di Borzago, ieri è toccato all’asino Charly di Lino Amadei. Anche in questo caso i sentimenti d’affetto e di rimpianto per la perdita dell’asino, si mescolano alla rabbia e all’impotenza nei confronti dell’orso, un animale che è fuori controllo, che vive e caccia a poche decine di metri dai centri abitati. Lino Amadei, meccanico di 39 anni con la passione per gli animali è «arrabbiato» e afferma: «È inammissibile che nel 2012 l’orso giri così liberamente».

Lino Amadei si era recato dai suoi animali lunedì alle 22.30. Aggiunge: «Questa mattina (ieri ndr) una persona di Caderzone Terme alle 6.30 era in zona e ha visto l’orso che si è girato verso di lui ed è salito verso la montagna». Charly aveva 26 anni ed era con me da oltre 15. Gli mancava solo la parola, era la gioia dei miei nipotini e per me era come un figlio». Ancora una volta quell’immagine da cartolina che spiccava sul nostro giornale dell’orsa a spasso con tre orsetti al Vecchio Mulino di Vezzano, fa a pugni con le immagini dell’asino squartato, svuotato delle interiora e lasciato lì.

Immagini che hanno turbato Lino Amadei: «Così tanto, che appena arrivato sul posto, per il dispiacere e l’orrore di quanto avevo davanti agli occhi ho avuto un attacco di vomito». L’altra notte l’asino Charly assieme a un’asina, 6 pecorelle e una cavalla col puledro, si trovava nell’alveo del Rio “Val di Casa” a poca distanza dalla Colonia-Casa per Ferie e dalle ultime case del paese. «Pascolavano per ripulire l’alveo dall’erba - racconta Lino - avevo sistemato il recinto elettrico a monte e a valle, così da chiuderne le due parti aperte, ma l’orso è saltato direttamente sulla schiena dell’asino». L’orso che ha ucciso Charly ha seminato il panico in quel recinto di fortuna «tanto che l’asina che era con Charly è fuggita terrorizzata, ed è stata recuperata solo ieri pomeriggio nella zona della Pineta. Sul luogo è prontamente intervenuta squadra “emergenza orso” con il veterinario, ha eseguito i rilievi, constatato i danni, steso il verbale e portato via Charly. «Mi hanno chiesto se avevo qualcosa da dichiarare - afferma Amadei - ho fatto scrivere che è inammissibile che l’orso giri nei nostri boschi». Lino Amadei che fino a l’altro ieri era indifferente al Progetto Live Ursus anzi, non ci pensava nemmeno, ora è arrabbiatissimo e punta il dito contro i plantigradi e contro «chi li ha introdotti». Conclude:«Mi hanno dato dei moduli dove devo dichiarare cosa chiedo di risarcimento, ma non ci sarà niente che ripaga quell’asino. Non è un danno economico, ma affettivo». Di notte, Lino farà la guardia al recinto: «Se torna l’orso ha le ore contate!».













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