«L’era dei contributi a pioggia è finita»

Borgo, l’assessore all’industria Olivi ha incontrato amministratori e imprese per illustrare gli impegni della Provincia


di Luigi Carretta


BORGO. Finiti gli anni dei contributi a pioggia un po’ per tutti, la crisi economica ha colpito pesantemente anche in Trentino, e per affrontarla è stato ripensato un po’ tutto il sistema di supporto ai settori produttivi da parte della Provincia che cerca anche il supporto di altri partner istituzionali come le banche, ma anche un accordo tra le parti sociali per un patto che coinvolga tutti.

E’ un po’ questo il riassunto di quanto l’assessore all’industria della Provincia Alessandro Olivi ha illustrato a Borgo nell’incontro che si è tenuto l’altra sera in Comunità di valle. La riunione era aperta a tutta la cittadinanza, ma è stata preceduta da un incontro riservato agli amministratori e agli operatori economici. L’intento dichiarato è quello di trovare sia supporto alle iniziative, peraltro numerose, interessanti e innovative, sia spingere per un accordo tra le parti sociali che, ha sottolineato Olivi, «devono prendere anche loro qualche impegno». Dai sindacati ci si aspetta una risposta sulla flessibilità e sulla richiesta di una maggiore produttività da parte dei lavoratori, tema peraltro abbastanza sensibile, e dalla parte delle imprese un impegno sia a mantenere i posti di lavoro e, ove e come possibile, crearne di nuovi.

Fare sistema lavoro giovanile e sostegno al credito sono un po’ le parole d’ordine del prossimo bilancio provinciale, con il quale la Provinciale ha iniziato a fare la sua parte diminuendo innanzitutto il peso fiscale sulle imprese agendo sull’Irap, sia quelle esistenti sia quelle che decideranno di trasferirsi in Trentino, e per le quali è previsto uno sconto dell’1,10% per tutte le imprese a prescindere dalle loro dimensioni, cui si aggiungono altri sconti dello 0,50% per chi mantiene nel corso del 2014 i propri posti di lavoro, dello 0,70% per chi riesce ad effettuare un ricambio generazionale all’interno della propria impresa e di un altro 1,50% per chi riuscirà ad aumentare l’occupazione. L’Irap sarà azzerata invece per i prossimi 5 anni a chiunque apra una nuova impresa. La Provincia calcola che le varie riduzioni porteranno ad un minor gettito fiscale nelle casse provinciali per circa 136 milioni, necessario per assorbire del tutto o quasi l’aumento della tassa imposto dal governo di Roma, compresa la Tasi per la quale si è invece intervenuto azzerando l’aumento governativo.

Anche sul fronte del credito alle imprese si è cercato di intervenire con una cura che possa iniettare nuova liquidità in questo momento critico, istituendo un fondo di 100 milioni di euro per i prestiti alle imprese in un fondo di rotazione, metà forniti dalla Provincia e gli altri da Mediocredito e Casse Rurali, con la Unicredit che parteciperà forse alla cordata. La Provincia rinuncerà agli interessi sulla propria quota, il che permetterà un dimezzamento dei tassi. Altri 200 milioni verranno da un fondo chiuso di cui 75 milioni verranno messi dalla Provincia e gli altri da una serie di soggetti istituzionali non bancari, primo fra tutti Laborfonds ma anche altri ancora da definire. A questo si aggiungerà poi un allungamento degli ammortizzatori sociali come la cassa in deroga.













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