Il traffico verso Pergine è un «osservato speciale»

Parte un nuovo rilevamento dei flussi di veicoli in entrata e uscita dalla città Particolare attenzione verrà riservata ai flussi «parassitari» di solo transito


di Roberto Gerola


PERGINE. Nuovo rilevamento del traffico in entrata e in uscita da Pergine centro. In questi giorni, lungo le direttrici principali sono state poste delle attrezzature specializzate nel registrare le auto in entrata e in uscita, tenendo conto del numero di targa. E non si scappa. Con quell’occhio vigile, nessuno sfugge dall’essere immortalato per i posteri e naturalmente nel nome della privacy (viene garantita la massima tutela rispetto ad altri enti). Si tratta del sistema innovativo per il monitoraggio del traffico (Simot) sviluppato dalla Tecso-Bc (in collaborazione con Fbk e Servizio opere stradali e ferroviarie della Provincia, cui il Comune di Pergine si è rivolto per avere dati certi.

In sostanza, il nodo centrale è la valle dei Mocheni. L’apparecchiatura è stata posta tra Maso Slaifer e il Croz del Cius esattamente all’altezza della cava, lungo la strada per Canezza. In sostanza registra le targhe delle auto in entrata. Con le altre telecamere poste lungo le altre direttrici (verso Trento, verso San Cristoforo, verso Levico Terme) si riesce ad avere il numero esatto delle auto che attraversano Pergine (dirette altrove) oppure si fermano a Pergine centro. Come dire, ci sarà un preciso controllo del traffico diretto a Pergine e (parassitario) che attraversano Pergine. Questo avviene incrociando i dati tra il rilevamento a Maso Slaifer e quelli sulle altre strade (in uscita). Quanti pendolari diretti a Trento provengono dalla valle dei Mocheni (da Canezza, Sant’Orsola, Fierozzo, Frassilongo, Palù del Fersina)? L’”occhio” lo saprà dire esattamente come quanti saranno quelli che si fermano. Il tutto sta nel numero di targa rilevato all’ingresso e in una delle uscite (se l’auto prosegue). Si tratta di un nuovo rilevamento. Esattamente un anno fa, era stato effettuato un “controllo” tutto sommato analogo, ma meno preciso, probabilmente, in quanto ci si basava su un’intervista che veniva effettuata nei confronti degli automobilisti in transito, ai quali veniva chiesto quale sarebbe stata la sua meta. Il tutto naturalmente ai fini di studiare una revisione della circolazione stradale in centro a Pergine, ma soprattutto dare una rispolveratina alla cosiddetta “variante mochena”. Si tratta del progetto che da anni tiene banco in municipio tra fautori della sua realizzazione e contrari (e tutelare la sponda destra del Fersina). Da via Spolverine e Lagorai si erano levate molte voci a favore, insieme a qualche forza politica (socialisti per primi), poi capovolgimenti di idee fino alla tutela della sponda con ricerca di altre soluzioni (anche interramento), ma soprattutto la parola fine del discorso. La variante mochena era riapparsa nel corso della recente campagna elettorale con una contrarietà tutto sommato generalizzata. Anche perché con il Pum (piano urbano di viabilità) era emersa una sua sostanziale inutilità visto che l’aggancio con la valle dei Mocheni sarebbe stata al Croz del Cius, quindi troppo lontano dai centri di interessi.













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