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Il campo profughi di Marco di nuovo pieno

A Marco al momento sono 224 gli ospiti, contro una capienza teorica di 238


di Giuliano Lott


ROVERETO. Il centro della protezione civile sarebbe dovuto diventare col tempo un luogo di prima accoglienza per donne con bambini e nuclei famigliari stranieri. Ma tra la destinazione stabilita a priori e la realtà ci sono di mezzo i massicci sbarchi di profughi sulle coste del Mediterraneo che hanno innalzato la quota di persone da prendere in carico per ogni provincia, e il Trentino, nonostante i numeri stabiliti dal ministero siano già di fatto al completo (1.470 i profughi da accogliere nel 2016, 1.468 quelli accolti), sta dando il proprio contributo. A Marco al momento sono 224 gli ospiti, contro una capienza teorica di 238. Numeri destinati a calare, se non altro per le 28 donne al momento ospitate a Marco nell’ambito del progetto primigenio e che invece dovranno essere trasferite. «È vero, in origine i piani erano diversi - spiega Pierluigi La Spada del Cinformi - ma i flussi di arrivi non sono programmabili. Gli sbarchi sono aumentati e benché siano rimasti su cifre paragonabili allo scorso anno, hanno comportato un maggior carico su tutte le strutture di accoglienza provinciali, inclusa quella di Marco. Da settembre ad oggi gli arrivi in Trentino sono stati 337, contro 120 persone in uscita. Il saldo è di 235 persone, che sono state divise tra le diverse strutture d’accoglienza della provincia. E parliamo solo dell’ultimo mese e mezzo. Siamo stati costretti a modificare al volo le strutture in base ai nuovi arrivi». Al momento ci sono dunque 196 uomini, tutti giovani e provenienti da diversi stati dell’Africa subsahariana: Gambia, Guiana, Costa d’Avorio, Nigeria ed Eritrea. Poi ci sono 28 donne in procinto di lasciare il campo di Marco per le evidenti difficoltà che un piccolo gruppo di donne può incontrare in un contesto popolato da soli uomini. Sempra la riproposizione dell’indovinello del barcaiolo con la capra e i cavoli: per tutelare le figure più deboli bisogna fare qualche attenzione in più.

Dell’attuale popolazione del campo di Marco, 29 sono arrivati a luglio, 12 in agosto, 134 in settembre, più altri 43 in ottobre. «Avevamo preventivato un certo numero di pasti calcolando per eccesso quella che doveva essere l’utenza ottimale a Marco, quella di 80 persone. Ma a settembre ne sono arrivati altri 130 e abbiamo dovuto rivedere le stime per gli alimenti» spiega La Spada. «Ora l’ondata sembra essersi fermata e non ci aspettiamo molti arrivi da qui alla fine dell’anno. Le statistiche ci dicono che in questo periodo dell’anno gli arrivi sono pochissimi». Il grosso degli arrivi è dunque alle spalle, ma stiamo parlando del 2016: nessuno può prevedere cosa accadrà tra qualche mese. Se ci saranno nuovi sbarchi (e sarebbe ingenuo preventivare che smettano all’improvviso), le quote dei profughi da assegnare alle varie province subirebbero qualche inevitabile aggiustamento al rialzo.

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