I trekking «per famiglie» suggeriti dai gestori di rifugi

Predisposta una guida di itinerari tra le montagne della nostra provincia Tredici escursioni di più giorni attraverso i gruppi anche nei posti meno noti


di Marco Benedetti


TRENTO. L’esperienza della montagna non è completa senza le atmosfere di un rifugio alpino. Perché è raggiungendo un rifugio alpino, oggi sempre più spesso la meta finale di un’escursione, e con tutta la famiglia, che questa esperienza diventa un vero arricchimento culturale. Fondamentale da questo punto di vista è la figura del gestore, con la sua esperienza costruita in anni di frequentazione quotidiana dell’ambiente alpino, con il sole e con la bufera, e messa a disposizione di ogni escursionista. E proprio l’associazione che in Trentino riunisce i gestori dei 146 rifugi alpinistici ed escursionistici ha predisposto una piccola guida di itinerari tra le montagne della nostra provincia.

Sono 13 trekking di più giorni attraverso i gruppi e “in posti noti e meno noti” precisa il sottotitolo, ed ogni tappa si conclude in un rifugio sempre diverso. Uno stimolo a prendere la carta geografica, ad immaginare e studiare gli itinerari proposti e poi partire con tutte le informazioni necessarie sull’ attrezzatura più indicata, sui dislivelli e la durata delle tappe. Nella zona meridionale della provincia ecco “L’anello del Monte Baldo, spettacolare giro ad anello sull’ “Hortus Italiae” tra vecchi mulini, faggete, pascoli sul crinale tra il Lago di Garda e la Val D'Adige. “Attraverso le Alpi di Ledro” è un trekking di tre giorni lungo quella che fu la linea di difesa austroungarica durante la prima guerra mondiale e dove si incontrano ancora le fortificazioni della Grande Guerra, così come sull’itinerario in quota “Adamello, fronte occidentale”, dalla Val Breguzzo alla Val Rendena spingendosi fin sotto il Carè Alto. Alle pendici meridionali del Gruppo di Brenta si svolge “La via del quarzo”, lungo l’antico percorso seguito per rifornire di questo minerale le vetrerie di Pinzolo, ma anche l’ “Anello delle tre valli” che esplora la bellissima Val d’Ambiéz. Otto sono gli itinerari suggeriti nel Trentino orientale, iniziando dai gruppi dolomitici e quindi i trekking in Catinaccio, Sassolungo e Sassopiatto e attorno alla “Regina” Marmolada.

Nelle Pale di San Martino il trekking più impegnativo, per la presenza di numerosi quanto spettacolari sentieri attrezzati: il “Pala Ronda Trek”. Tre giorni sono richiesti per il “Giro dei rifugi del Primiero”, una vera “vacanza itinerante” consigliata anche alle famiglie, un approccio ottimale con il mondo dei rifugi. Non poteva mancare il Lagorai tra queste proposte: un primo trekking, “Lagorai Panorama” si svolge lungo l’antico fronte della Grande Guerra tra la Val Calamento e la Val Campelle. Il secondo è “L’Alta Via del Granito”, attraverso il massiccio di Cima d’Asta e le Cime di Rava, malghe e alpeggi. Infine il Gruppo del Pasubio, anche qui tra le testimonianze della Grande Guerra come la “Strada delle 52 Gallerie” e la “Zona Sacra” fra trincee e fortificazioni di entrambi gli schieramenti. Informazioni: www.trentinorifugi.com.













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