Genitori e figli alleati contro il web cattivo 

Presentato il mese dell’internet sicuro: molte iniziative nelle scuole. Gli esperti: smartphone mai prima dei nove anni 


di Alessandro Betti Alessandro Dallalibera Valentina Girardi e Michele Manzin*


TRENTO. Un’alleanza tra genitori e figli contro i rischi del web «cattivo» che diventa soprattutto un modo per accrescere il rapporto di controllo e fiducia reciproca. Anche su questa sfida si incentra il Safer Internet Month 2018, la cui inaugurazione è avvenuta ieri con una conferenza presso l’Istituto Sacro Cuore di Trento che ha visto coinvolti anche gli Istituti Da Vinci e Artigianelli sempre di Trento e Marie Curie di Pergine.

Giovanna Baldissera, coordinatrice dell’incontro, ha introdotto il tema per poi soffermarsi sulle molteplici potenzialità del Web, che inevitabilmente si accompagnano a vari rischi, quali il cyberbullismo, che spesso si manifesta in discriminazioni di vario tipo, trattamento illecito di dati e immagini personali, sexting e stalking. Il discorso è proseguito analizzando come nel mondo dei social, che dovrebbe rispettare l'identità reale di una persona, si tenda invece a mettere in mostra solo il lato peggiore. “Per evitare ciò - ha aggiunto - occorre distinguersi e non confondersi con la massa, ed è quindi necessario postare contenuti eticamente migliori per noi stessi e per gli altri”.

Per questa ragione Baldissera ha sottolineato l’importanza di un’educazione alla “cittadinanza virtuale”, sia per i genitori che per i ragazzi, e a tale proposito ha presentato l’iniziativa “Digital Family Responsability”: quattro incontri che vedranno genitori e figli davanti allo stesso monitor per insegnare loro il corretto uso dei social network e incoraggiarli nel dialogo su questo tema, che spesso viene meno in un contesto famigliare.

È poi intervenuta la Garante dei Minori, Daniela Longo, che ha posto l’accento su come un trattamento scorretto delle immagini possa essere allo stesso tempo illegale e addirittura più offensivo delle parole stesse. Esistono infatti leggi per la tutela dei diritti di privacy e copyright anche per le immagini personali: è di conseguenza obbligatorio chiedere sempre ai soggetti coinvolti il consenso prima della pubblicazione.

Infine ha parlato Matteo Kettmaier, che con il suo team “Navigare a Vista” si occupa della prevenzione e della formazione riguardo ai principali pericoli della rete con particolare attenzione per la dipendenza che essa può creare, per l’adescamento online e il cyberbullismo in senso stretto. Alcuni consigli: controllate il cellulare dei vostri figli, installate programmi che vi consentano di controllare la cronologia (almeno fino ai 10-11 anni) e non date mai lo smartphone prima dei nove anni.

Il Safer Internet Month si concluderà il 6 marzo presso l’Auditorium Santa Chiara con lo spettacolo teatrale “Otellok”, una rivisitazione in chiave moderna del dramma Shakespeariano “Otello” il cui antagonista Iago diviene la personificazione del Web.

*studenti del liceo Prati e stagisti al “Trentino”













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