Farmaci, rimborso ai malati cronici

Rossi: «Generici, copertura per tutti fino a fine anno, ma dal 2012 si cambia»


Chiara Bert


TRENTO. Farmaci generici. La Provincia pagherà per tutti, fino a fine anno, per coprire la quota di rimborso abbassata dal governo del 40%. «Ma dall'anno prossimo si cambia», annuncia l'assessore alla sanità Ugo Rossi: copertura garantita per i malati cronici, mentre chi acquista medicinali in modo saltuario dovrà mettere di tasca propria la differenza (tra 0,60 centesimi e 1 euro). Il problema del costo dei generici nasce dalla decisione dell'Aifa (l'Agenzia statale che fissa il rimborso del prezzo dei farmaci) di abbassare del 40% la copertura della spesa da parte dello Stato.

Una mossa del governo per ottenere che le case farmaceutiche livellino i prezzi a quelli europei, più bassi di circa il 40%. Di fatto, però, a rimetterci sono stati i malati, che hanno dovuto sborsare la differenza. Sollecitato anche dai sindacati, l'assessore Rossi aveva già annunciato a giugno la decisione della Provincia di garantire la copertura, con un provvedimento temporaneo della durata di un mese. Per l'amministrazione la spesa è di circa 140 mila euro al mese. Ieri la giunta provinciale ha deciso di prorogare questa copertura fino a fine anno per tutti. Da quel momento in poi, però, si cambierà. «Stiamo studiando un provvedimento più selettivo - ha spiegato Rossi - la copertura sarà a carico della Provincia per i malati cronici, mentre chi acquista i farmaci generici saltuariamente dovrà pagare la differenza di tasca propria».

«L'obiettivo - chiarisce l'assessore - è utilizzare le risorse di tutti per non penalizzare i cittadini più bisognosi. Chi deve acquistare farmaci una tantum, per qualche problema di salute saltuario, ci metterà la differenza che è di 0,60 centesimi, a volte un euro. Diversa è la situazione di chi soffre di una malattia cronica, che arriverebbe a pagare anche diversi euro a settimana per acquistare i medicinali di cui ha bisogno. È qui che la Provincia interverrà continuando a garantire la copertura». Selezione dunque, anche perché l'assessore aveva già fatto capire mesi fa che la Provincia non può pensare di sostituirsi al governo alimentando gli utili delle case farmaceutiche. «Dobbiamo intervenire con un correttivo temporaneo - aveva detto - ma dobbiamo al tempo stesso insistere perché si faccia pressione sui produttori affinché rivedano i prezzi dei farmaci».













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