Ex Sodalia, partono le cause

I lavoratori dal giudice contro la cessione dell'azienda



TRENTO. Sono partite da Trento due cause pilota che potrebbero smontare la strategia di esternalizzazione Telecom Italia. Settantasei dipendenti dell'ex Sodalia, ovvero la factory software interna di Telecom con sede a Trento hanno impugnato tramite gli avvocati Riccardo Bolognesi e Ottorino Bressanini la cessione del ramo di azienda alla Ssc srl, una società che aveva 600 dipendenti e che, di botto, se ne è ritrovata oltre 2.500 dopo l'acquisto del ramo di azienda di Telecom. Le cause saranno decise dal giudice del lavoro di Trento Giorgio Flaim. La società telefonica aveva ceduto alla Ssc gran parte del suo settore It operation, ovvero il ramo di azienda che si occupa dei programmi interni di servizio all'attività della società telefonica.

L'ex Sodalia con sede a Trento faceva parte di questa divisione della Telecom. In tutta Italia, la divisione occupava circa 3 mila persone. Di queste, 200 lavoravano a Trento, appunto all'ex Sodalia. Poi la Telecom ha ceduto alla Ssc il ramo d'azienda con dentro circa 2 mila persone, compresa la sede trentina. I lavoratori hanno contestato a lungo il piano di riorganizzazione di Telecom. La tesi dei lavoratori, sostenuta nelle due cause pilota partite nei mesi scorsi a Trento, è che la vendita del ramo d'azienda sia in realtà fittizia.

Questo per vari motivi. Il primo è che la Ssc lavora esclusivamente per Telecom, fornendo alla società cui apparteneva il ramo d'azienda gli stessi servizi che prima la divisione It operation forniva. Per questo, secondo i lavoratori, la cessione del ramo d'azienda ha il solo scopo di esternalizzare un settore che potrebbe essere chiuso o ridotto senza alcun costo per Telecom. La società telefonica, che è difesa dall'avvocato Filippo Valcanover, ribatte che la cessione è tutt'altro che fittizia, dal momento che è stato ceduto una divisione a se stante. Oltre al personale, infatti, sono passate alla Ssc anche licenze sul software e sull'hardware per una ventina di milioni di euro. Questo starebbe a dimostrare che Telecom ha ceduto legittimamente a Ssc un ramo d'azienda, come previsto dal nuovo articolo 2112 del codice civile.

I legali dei lavoratori, però, contestano questa ricostruzione. Sostengono che la cessione del ramo d'azienda ha avuto il solo scopo di rendere meno sicuro il loro posto di lavoro. Sotto questo profilo, i lavoratori fanno osservare come la Ssc avesse solo 600 dipendenti prima di acquistare il ramo di azienda di Telecom. Insomma avrebbe mangiato un pesce troppo grosso per lei. A non dare affidamento è lo stesso inquadramento societario della Ssc, che è una semplice srl. La vendita, quindi, avrebbe avuto il solo effetto di rendere più precario il lavoro dei dipendenti della It operation di Telecom. La società telefonica ribatte che la Ssc lavora anche per altri clienti e che i lavoratori hanno ricevuto un inquadramento contrattuale migliore.













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