Edilscavi: 17 in cassa integrazione

Valli del Noce, si allarga la crisi dell'edilizia. Provvedimento valido un anno


Giacomo Eccher


CLES. Cassa integrazione straordinaria per un anno a zero ore per i diciassette dipendenti della Edilscavi Srl, storica impresa clesiana che opera nel settore edile.  Il provvedimento (che riguarda tredici operai e quattro impiegati) è scattato già lo scorso 16 novembre e vale fino al 15 novembre 2013 ed è stato deciso dopo un incontro con le associazioni sindacali nella sede della Confindustria a Trento e formalizzato lo scorso 15 novembre nell'ufficio del lavoro in Provincia.

«Il titolare dell'impresa ha comunicato in quell'occasione di non esser riuscito ad aggiudicarsi nemmeno un appalto per lavori in Provincia pur avendo partecipato a varie gare, e con la chiusura dell'unico cantiere ancora aperto a Verla, in valle di Cembra, che si esaurirà entro pochi giorni, in vista non ci sono altre commesse», spiega Antonio Formolo, della Fillea Cgil che con i colleghi Stefano Pisetta della Filca Cisl e Fulvio Giaimo della Feneal Uil segue da vicino l'evolversi, purtroppo negativo, del settore edile nelle valli del Noce.

La crisi della Edilscavi si affianca infatti ad una situazione che in valle era già pesante per la vicenda della Arnoldi Costruzioni Srl di Denno, ora è in concordato preventivo, i cui 40 dipendenti sono in cassa integrazione straordinaria fino al 10 giugno 2012. In crisi, e già anch'essa in concordato preventivo, è pure l'impresa Faustino Pancheri & C snc di Romallo (9 dipendenti) che rischia al chiusura nonostante l'affitto di un ramo d'azienda alla Pancheri Srl che è comunque riuscita a completare alcuni interventi in corso, ma a quanto pare non ci sono prospettive.

«Una situazione che ci preoccupa davvero seriamente perché sta toccando in profondità le imprese tradizionali e più radicate in valle, con appalti che non ci sono e se ci sono non riescono ad aggiudicarseli», sottolinea Formolo. E anche la valle di Sole non è che sia meglio con gli strascichi della crisi della ditta Sabbia e Ghiaia di Dimaro mentre in valle di Non anche la Tassullo Materiali, che fornisce l'edilizia, è in regime di contratto di solidarietà ancora per alcuni mesi. «Gli appalti sono ormai al lumicino, e c'è una concorrenza al ribasso che troppo spesso penalizza le nostre imprese storiche che essendo profondamente legate a questo territorio cercano di resistere, ma non si sa fino a quando», sottolinea Formolo. «Il titolare della Edilscavi, ad esempio, nell'incontro alla sede della Confindustria a Trento ha confermato che se riuscisse ad aggiudicarsi qualche appalto la cassa integrazione verrà annullata per tutti i dipendenti, perché l'impresa ha la volontà di reagire: ma devono esserci - conclude Formolo - le condizioni minime per farlo».













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