“Don” Christian in centro tra shopping, sorrisi e foto

De Sica, nella pause delle riprese del film in via della Terra, “fugge” dal set vestito da prete. E ieri ha “confessato” anche la consigliere provinciale Dominici



ROVERETO. Ci mancava soltanto che qualcuno, incrociandolo per strada, lo salutasse con un “Sia lodato Gesù Cristo”. E lui avrebbe sicuramente risposto “Sempre sia lodato”. Eh sì, perché quello che sembrava un prete perfetto nella sua talare nera con il colletto bianco in realtà era Christian De Sica. Dalle riprese del film “Colpi di fulmine” nella chiesetta del Redentore si è preso una pausa per un giretto in centro. Non era come Antonio Rosmini che “passeggiando pensoso in via della Terra concepì l’idea dell’essere...” ma spedito e spensierato nella veste ecclesiastica svolazzante. Una prima tappa alla cappelleria Bacca in via Rialto dove si è comperato tre coppole. «Che emozione quando lo ho visto in negozio - racconta Sonia Monti - Simpatico, sorridente e gentilissimo. Non ha chiesto lo sconto, glielo ho fatto io...»

Poi un salto nel negozio di arte e antiquariato di Marco Ferrario (ieri era stato anche nel negozio di antiquariato di Paolo Pezzato per ammirare i sottopiatti di Depero) e quindi via, verso il set. Non prima però di una sosta al negozio di scarpe Adami Sciuss in piazza San Marco. E ai tanti roveretani che, nonostante l’abbigliamento da prete, lo hanno riconosciuto e salutato non ha risparmiato sorrisi e cortesie. Molto apprezzato l’omaggio del presidente dell’Apt Germano Berteotti che, dopo aver letto sul Trentino della presenza di De Sica e del regista Neri Parenti in città, ha voluto omaggiarli con un libro e una bottiglia di vino.

E tra le tante comparse sul set è spuntata ieri la consigliere provinciale Caterina Dominici che si è fatta dare l’assoluzione dei peccati da “don Christian”. «Facevo la parte di una donna di facili costumi che andava a confessarsi e a chiedere aiuto al prete - racconta divertita - Le penitenza? Noooo, mi ha detto che l’avevo già fatta avvicinandomi alla confessione. In ogni caso l’assoluzione dei peccati è arrivata...». (g.r.)

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