Dolomiti: la Fondazione «ritocca» il logo Unesco

All'autore è stato chiesto un profilo che dia l'idea immediata delle montagne



BELLUNO. Non sono poi così piccoli i ritocchi al logo della Fondazione Unesco a cui il design valdostano che lo ha creato sta ora lavorando.  Da dicembre il logo è sospeso e nel frattempo sono state date delle indicazioni al suo creatore su delle modifiche da apportare.  Nell'ultima riunione della Fondazione si era parlato di piccoli ritocchi tecnici, che consentissero di passare dal grande formato al piccolo formato senza rovinare le proporzioni. Ma pare anche che sia stata chiesto un profilo che dia l'idea immediata delle montagne, invece che dare una idea immediata di grattacieli.  La questione è stata chiarita dall'assessore trentino all'urbanistica, Mauro Gilmozzi, rispondendo a una interrogazione del consigliere provinciale Roberto Bombarda (Verdi), che aveva chiesto la modifica del logo, dopo le contestazioni giunte dalla Sat e da tanti alpinisti, tra questi anche Reinhold Messner.  L'autore del logo, il valdostano Arnaldo Tranti, ha ascoltato le richieste e ha accettato di modificare la propria opera, che sarà presentata nel giro di qualche giorno.  «Ad Arnaldo Tranti», spiega spiega Gilmozzi, «abbiamo chiesto di accogliere alcuni elementi delle critiche che ci sono giunte. In primo luogo gli abbiamo suggerito di esaltare maggiormente il senso della montagna, visto che molti avevano sottolineato come il disegno sembrava rappresentare dei grattacieli; la seconda esigenza è la modifica del logo, che dovrà essere riproducibile sia in piccole che in grandi dimensioni, senza che ne venga modificato l'effetto. Ultimo ritocco lo sfondo, che dovrà essere policromatico, anziché rosso».













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