DANNEGGIAMENTI

Di nuovo vandalismi al cimitero di Lavis

Dopo il furto delle grondaie in rame della camera mortuaria pochi mesi fa stavolta presa di mira la cappella di Gesù risorto. Forse ladri in cerca di elemosine


di Daniele Erler


LAVIS. I ladri prendono di mira il cimitero a Lavis, ed è già la seconda volta in pochi mesi. Danni limitati a dire il vero, visto che in questo caso parliamo “solo” di un episodio di vandalismo, o più probabilmente di un tentato furto. Resta però la portata simbolica di quanto accaduto. Innanzitutto per il luogo scelto dai criminali. Già ad inizio marzo il Comune era stato costretto a sostituire le grondaie della vecchia cappella, oggi utilizzata perlopiù come camera ardente. I tubi erano stati rubati, probabilmente perché in rame, materiale molto ricercato nel mercato nero. L'amministrazione – ai tempi ancora guidata dall'ex sindaco Graziano Pellegrini – aveva scelto di sostituire il materiale rubato. Utilizzando però la lamiera al posto del rame, proprio per scongiurare altri episodi criminali.

Ma non è bastato. Nella notte fra venerdì e sabato, infatti, il cimitero è stato preso di mira ancora una volta. In questo caso l'episodio, di per sé, è stato comunque meno grave, quanto meno per i danni provocati. Gli intrusi hanno rotto il vetro in una finestra nella cappella del Gesù risorto, e sfondato la porta in legno della vecchia cappella Santa Croce. L’intrusione è stata scoperta sabato mattina, e sul posto sono intervenuti carabinieri e polizia locale. L'ipotesi è che sia stato un tentato furto dettato dalla disperazione, e lo si intuisce dalla ricostruzione delle dinamiche. Per sfondare la porta, ad esempio, è stato utilizzato un semplice cacciavite. Forse i ladri erano in cerca dei soldi delle elemosine, ma non hanno trovato nulla di valore. Non è chiaro se l'episodio sia da ricollegare ad altri furti, segnalati a Lavis sempre nella notte di venerdì, in alcuni garage ed appartamenti in paese, nella zona di via Paganella.













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