Danno da bere agli ubriachi: denunciati

Nei guai due baristi di Santa Maria: davanti ai poliziotti hanno versato una birra e uno spritz a due clienti già alticci



ROVERETO. Dare da bere agli assetati è un’opera di carità (almeno così è stato insegnato a catechismo). Dare da bere alcolici agli ubriachi è un reato (lo prevede il codice penale). Se non lo sapevano, adesso lo avranno imparato a proprie spese due baristi cinesi, titolari di un bar in Santa Maria, sorpresi dagli agenti del commissariato di Polizia di via Sighele proprio mentre somministravano bevande alcoliche a persone in stato di manifesta ubriachezza. Risultato: segnalazione alla procura della Repubblica per il reato previsto dall’articolo 691 del codice penale (somministrazione di bevande alcoliche a persone in stato di ubriachezza, appunto) e segnalazione agli uffici comunali competenti per i provvedimenti di competenza. Ciò significa che potrebbe scattare anche la chiusura del locale.

Qualche giorno fa un equipaggio della squadra volante si trovava al bar “Al Ponte” di Santa Maria per un normale controllo di polizia. E mentre i poliziotti controllavano le licenze amministrative del bar hanno notato che la barista, S. H. 39 anni, versava una birra ad un cliente del 1973 palesemente già alticcio nonostante fosse ancora il primo pomeriggio (erano le 15). Qualche minuto dopo si è presentato un altro cliente (33 anni, soggetto noto agli operatori di polizia) che chiedeva ed otteneva sempre dalla stessa barista uno Spritz. Anche in questo caso il giovane avventore, secondo quanto hanno rilevato gli agenti, aveva alzato un po’ troppo il gomito, ancora prima di bersi l’ennesimo spritz.

E se per i clienti che avevano ecceduto nel bere non ci sono state conseguenze, per la barista e per il titolare del bar, X. D., 43 anni cinese anche lui, sono scattate le denunce con la segnalazione alla Procura. Infatti anche l’uomo dovrà fare i conti con la giustizia in quanto lui, titolare del bar, non ha fatto nulla per scoraggiare o impedire alla sua dipendente di versare da bere sostanze ai due clienti. Cosa rischiano i due denunciati? Secondo l’articolo 619 del codice penale si parla di arresto da tre mesi ad un anno, arresto sostituito dalla pena pecuniaria dell’ammenda da 516 a 2.582 euro oppure dalla permanenza ai domiciliari da 15 a 45 giorni ovvero dai lavori di pubblica utilità da 20 giorni a sei mesi.

Insomma quanto basta per scoraggiare anche i baristi più permissivi che talvolta chiudono un occhio e versano da bere alcolici anche a chi ha chiaramente esagerato. Le conseguenze sono pesanti perché se il reato, come in questo caso, è stato commesso dall’esercente di un bar piuttosto che di un ristorante può capitare che si arrivi anche alla chiusura temporanea del locale. (g.r.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano