Crisi e clima: a pagare è il turismo

Solo gli stranieri evitano il tracollo delle presenze. Ora si spera in marzo


Martina Bridi


TRENTO. Per come stanno andando le cose, difficilmente l'attuale stagione invernale sarà ricordata positivamente dagli operatori turistici. Ma la scommessa è ancora aperta e qualcosa lo si può ancora recuperare nelle prossime settimane, soprattutto a Pasqua.

Che cosa ha frenato i turismo quest'anno? «E' stata una combinazione di fattori - spiega Enzo Iori, presidente dell'Apt Val di Fassa - da un lato ci sono la crisi economica e le riforme governative con la stretta sui risparmi degli italiani, dall'altro la scarsità di neve da noi e, al contrario, l'emergenza neve in centro Italia. Le difficoltà nell'affrontare il viaggio per raggiungere le nostre località turistiche montane hanno causato in Val di Fassa un 10-15% di disdette e partenze ritardate, senza dimenticare chi ha dovuto rinunciare a prenotare per occuparsi di gestire gli effetti della nevicata», osserva Iori.

Se il turismo italiano in Val di Fassa sembra stentare, quello proveniente dall'estero tiene. «Fino a 20 anni fa gli unici stranieri erano i tedeschi, invece adesso ci sono molti polacchi, russi e cechi - racconta Iori - e così ci siamo adattati, tanto che molti menù nei ristoranti sono scritti in russo e a Canazei 15 maestri di sci hanno frequentato un corso base di russo».

Anche a Folgaria sono i turisti dell'Europa dell'Est a non conoscere crisi: «Gli ospiti italiani sono arrivati soprattutto sotto Natale e l'Epifania, febbraio e marzo rimangono ancora delle incognite ed è innegabile che sia un mercato in affanno - spiega Cecilia Bolzon, presidente dell'Apt Folgaria, Lavarone e Luserna - mentre i turisti stranieri sono quantitativamente presenti praticamente come gli anni scorsi».

Dopo che le temperature sopra la media avevano limitato le prenotazioni di dicembre, con le nevicate di gennaio le cose sembrano andare meglio. «Finalmente le piste sono come dovrebbero essere quindi speriamo che la situazione migliori», osserva Bolzon, confermando che anche a Folgaria gli albergatori hanno purtroppo dovuto rinunciare a parte della clientela a causa della nevicata straordinaria che ha afflitto alcune regioni italiane.

Contrazione delle presenze italiane riscontrata anche nella zona di Campiglio, dove di nuovo è l'incremento dei turisti stranieri a salvare la situazione. «Questo bilanciamento ha permesso di registrare un 5% in più di turisti nel mese di gennaio in tutte le località», spiega Giancarlo Cescatti, direttore dell'Apt di Madonna di Campiglio, Pinzolo e Val Rendena, osservando che generalmente il turista proveniente dall'estero si concede una permanenza più lunga rispetto all'italiano.

Speriamo adesso che la campagna pubblicitaria di Trentino Marketing in onda da oggi sulle tv nazionali possa generare un ulteriore impulso per risollevare le sorti di questa stagione invernale.













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