il cantiere

Bypass Ferroviario, ipotesi deviazione dalle aree inquinate. Rfi e Ianeselli smentiscono

Per il sindaco «è essenziale che il progetto preveda la stazione provvisoria all'ex Filzi, premessa indispensabile al progetto integrato e all'interramento dei binari della linea storica»
GRANDI OPERE Apre il punto informativo Rfi e Italferr per i cittadini
LA DENUNCIA "Imperdonabile mettere a rischio gli abitanti perdendo i fondi Eu"



TRENTO. Possibili modifiche del progetto originario del bypass ferroviario di Trento per evitare il tratto, troppo inquinato, che va dallo Scalo Filzi alla rotatoria di Nassiriya sono state riportate dalla stampa nella giornata di oggi, 23 settembre.

Secondo un quotidiano locale, ci sarebbe l'ipotesi di anticipare l'uscita della linea sul piano campagna nel tratto a nord dello sbocco della galleria, con una modifica sostanziale del progetto originario del bypass ferroviario di Trento. Oppure di uscire direttamente più a nord con la galleria, bypassando a quel punto anche l'interporto di Roncafort.

Il progetto con le prescrizioni a oggi non è stato ancora reso pubblico dalle ferrovie. Ma in giornata è arrivata la smentita prima da parte della stessa Rfi, poi dal sindaco di Trento Franco Ianeselli: "Riguardo alle notizie pubblicate oggi dalla stampa su una possibile modifica del progetto della circonvallazione ferroviaria – ha detto – prendiamo atto della netta smentita di Rete ferroviaria Italiana, la quale assicura che "l'opera continua secondo quanto approvato e condiviso con le autorità nel rispetto del territorio, delle comunità coinvolte e delle tempistiche progettuali".

“Per il Comune di Trento – ha aggiunto Ianeselli – è essenziale che il progetto preveda la stazione provvisoria all'ex Filzi, premessa indispensabile al progetto integrato e all'interramento dei binari della linea storica. Inoltre riteniamo che la circonvallazione ferroviaria sia un'occasione irrinunciabile per affrontare il tema della messa in sicurezza delle aree di Trento Nord”.

Si tratta di un problema ambientale non solo di Rfi, ma di tutto il territorio, condizionato da decenni da questa ingombrante eredità, conclude Ianeselli.













Scuola & Ricerca

In primo piano