Blocco del turn over, rischiano in 200

Gianmoena a Rossi: «Siamo preoccupati». Miorandi: «Irap, via le agevolazioni alle banche. Aiutiamo i professionisti»



TRENTO. «Abbiamo 200 dipendenti che rischiano il posto di lavoro perché non possiamo rinnovare i loro contratti a tempo determinato». Il presidente del Consiglio delle autonomie Paride Gianmoena lo dice rivolto al presidente della Provincia Ugo Rossi, che ieri è intervenuto per la prima volta al Consiglio delle autonomie per presentare la manovra finanziaria 2014 («Presenza che attendevamo da quattro mesi - ha rimarcato con una certa vena polemica il sindaco di Treno Alessandro Andreatta - per l’anno prossimo chiediamo alla giunta di anticiparci le sue scelte strategiche per poterle condividere, magari prima di incontrare le parti sociali»).

Il blocco del torna aver per il personale è uno dei temi che preoccupano Comuni e Comunità di valle, che pure danno un giudizio sostanzialmente positivo dell’impianto della Finanziaria. «Chiediamo alla Provincia di considerarci un interlocutore paritetico e di lasciare responsabilità ai territori», ha detto Gianmoena, «per quanto ci riguarda siamo pronti a farcene carico per raggiungere insieme gli obiettivi di finanza pubblica». Da parte sua, Ugo Rossi ha assicurato che «le criticità saranno affrontate insieme e, se sarà necessario, lo faremo con un sistema di deroghe per affrontare di volta in volta i problemi. L’imperativo è semplificare evitando complicazioni». Il presidente ha rivendicato una manovra che ha tra i suoi pilastri un’inversione di tendenza sulla pressione fiscale, con meno tasse a carico delle imprese, grazie alle agevolazioni Arpa, e delle famiglie attraverso le detrazioni sulla Basi e la riduzione dell’addizionale Irpef per i redditi sotto i 28 mila euro.

Tasse. Sul tema fiscale è intervenuto ieri il sindaco di Rovereto Andrea Miorandi con due proposte. La prima, sull’Arpa. «Togliamo le agevolazioni alle banche (alle quali la manovra conferma un’agevolazione dello 0,20% come per le assicurazioni, ndr) - ha detto Miorandi - e mettiamo piuttosto quelle risorse per aiutare le partite Iva, artigiani, commercianti, e i professionisti che in questo momento sono categorie in forte sofferenza». Per quanto riguarda invece la seconda proposta, sulla Tasi (la tassa sugli immobili che ha di fatto sostituito l’Imu, ndr), il sindaco di Rovereto ha proposto di aumentare l’aliquota sulla prima casa dall’1 al 2 per mille, aumentando poi la detrazione dagli attuali 50 euro previsti a 100 euro: «In questo modo - ha fatto notare - si aiuterebbe chi ha case con una rendita più bassa, avremmo una pressione fiscale minore sugli appartamenti popolari e più alta sui villini e le case a schiera». Una proposta che l’assessore provinciale agli enti locali Carlo Daldoss ha giudicato troppo impegnativa da attuare già quest’anno: «Verrebbe meno l’uniformità sul territorio che ci siamo prefissi perché la realtà dei centri urbani è diversa da quella delle valli, dove prevalgono le case unifamiliari. Potremo fare le verifiche in vista del prossimo anno».

Polizia locale. Su un altro tema caldo, quello della sicurezza, per la quale la Provincia ha pronto un fondo di 500 mila euro per pagare turni più lunghi della polizia locale, sempre Miorandi ha proposto di ricompattare nuovi standard con i sindacati: «Oggi servono 5 agenti per il pattugliamento notturno e C’è un tetto di 50 anni per chi fa servizi esterni. Penso che sia tempo di rivedere certi vincoli». (ch.be.)













Scuola & Ricerca

In primo piano