Avvelenati gli asini dell’assessore due sono morti, uno è a rischio

Misteriosa morte degli animali al pascolo nei prati sopra Storo. Escluso l’attacco dell’orso Il proprietario è Beppe Leotti: «Con l’autopsia conosceremo le cause, forse è colpa dei serpenti»


di Aldo Pasquazzo


STORO. I tre asini erano stati prestati da alcune settimane per ripulire la cotica erbosa nei pressi di alcune case e malghe di montagna sopra Storo. Ieri due degli animali sono stati rinvenuti privi di vita mentre un terzo – sottoposto a flebo - è grave tanto che rischia la morte. Al momento è da escludere che il decesso dei due asini sia da attribuire all’attacco da parte di orsi visto che non sono state trovate le tracce tipiche di un’aggressione. Molto più probabile che la morte sia da attribuire ad avvelenamento.

Gli asini deceduti risultano appartenere rispettivamente a Beppe Leotti, assessore al comune di Condino e golden boy del calcio locale di una volta, l’altro invece è di proprietà dell’autotrasportatore Danilo Butterini pure lui di Condino. Il terzo, Mila, sempre appartenete a Leotti, si trova in stato comatoso e viene tenuto in vita grazie all’impegno dei veterinari. Del decesso si stanno occupando forestali e Asl. Molto probabilmente le carcasse saranno sottoposte ad autopsia, anche per capire esattamente cosa sia accaduto alle povere bestie.

Come anticipato è da escludere il coinvolgimento dell’orso considerato che esternamente gli animali non presentano né graffi né tantomeno squarci. Poi anche nelle immediate adiacenze del podere al di sopra delle colonia di Faserno, dove gli asini soggiornavano, non vi sono impronte che potessero far immaginare che da quelle parti transitassero plantigradi.

C’è invece il sospetto che Asso e Gigetto, questi i loro nomi, siano deceduti per avvelenamento. Sarà importante capire se l’avvelenamento è stato casuale o, in qualche modo, doloso.

Beppe Leotti, da alcune settimane direttore sportivo del Riva calcio, si trova in vacanza al mare. Da Riccione, da dove rientrerà dopodomani con la moglie Elga e la figlia, l’agente Segafredo Caffè fa sapere di aver avuto notizia del decesso dal tenutario del casato da mont dove le bestie stavano soggiornando nella cosiddetta Storo alta.

«Quando tre settimane fa Mila, Gigetto e Asso hanno lasciato la fattoria, in località Gòla nei pressi delle Porte, non avevano problemi di salute», fa sapere Leotti.

Ancora l’assessore alle foreste del comune di Condino. «Stento a credere che gli asini possano essere stati avvelenati dalla mano dell’uomo, piuttosto non escludo che abbiano mangiato qualche erba velenosa o che pure siano stati morsi da vipere. Su questo sapremmo qualcosa di più non appena i resti dei due animali saranno stati esaminati dai tecnici dell’Istituto Zooprofilatico. Su Mila stiamo a vedere se riuscirà a sopravvivere».

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