IL NUOVO 730

Attenti a non perdere il bonus degli 80 euro: il tetto è 26 mila euro

In sede di dichiarazione dei redditi in molti si accorgono di dover restituire i soldi stanziati dal governo Renzi



TRENTO. Attenti agli 80 euro. O meglio attenti a quanto guadagnate. Se nel corso dell’anno avete avuto un aumento, anche piccolo, di reddito potreste dover restituire gli 80 euro. E’ quello che accade quasi tutti i giorni nei caf di tutta Italia. Accade spesso che, facendo i conti, si vede che chi ha incassato il bonus degli 80 euro non ne aveva diritto perché ha avuto redditi totali più rispetto al tetto massimo dei 26 mila euro lordi all’anno. Per chi ha un reddito inferiore ai 24 mila euro il bonus è pieno, ovvero 80 euro al mese, mentre per chi guadagna tra i 24 e i 26 mila euro lordi il bonus è ridotto. Non se ne ha diritto se si supera il reddito lordo di 26 mila euro lordi all'anno. In molti casi questo avviene, come spiegano sia alla Cgil che alle Acli.

Morena Facchini delle Acli spiega: «Succede abbastanza spesso che il contribuente debba restituire il bonus che ha ricevuto. In genere lo si capisce al momento della dichiarazione dei redditi. Ma accade anche il contrario, ovvero che ci sia qualcuno che non lo ha preso durante l'anno e poi, al momento della dichiarazione, ci si rende conto che ne aveva diritto. Ad esempio, su 10 dichiarazioni che io ho fatto in un giorno c'erano due persone che non avevano preso il bonus durante l'anno e ne avevano diritto e una che, al contrario, lo aveva preso e non ne aveva diritto perché aveva un reddito superiore ai 26 mila euro. Nei primi due casi, i contribuenti riceveranno il bonus in un'unica soluzione a luglio come rimborso, mentre chi ha ricevuto il bonus deve restituirlo sempre con le imposte».

Rosanna Tranquillini del Caf Cgil spiega che, nei casi più dubbi, si può scegliere all'inizio dell'anno di non prendere il bonus e, casomai, di incassarlo tutto insieme: «Ci sono le due opzioni: prendere il bonus mensilmente o prenderlo tutto insieme. Ci sono molti datori di lavoro che, nel dubbio, non lo versano e poi lo si recupera a fine anno». In genere, può accadere di sfondare i 26 mila euro quando si cambia lavoro o quando si hanno altri redditi che emergono in sede di 730, redditi che, invece, il datore di lavoro non è tenuto a conoscere. E’ quello che sta avvenendo in questi giorni di dichiarazioni dei redditi. Può accadere che qualcuno abbia iniziato a percepire un affitto durante l’anno oppure abbia avuto un aumento. In questo caso, se si superano i 26 mila euro si devono restituire 960 euro in un’unica soluzione.

Intanto il ministero ha concesso la proroga per la dichiarazione fino al 22 luglio. Il termine precedente era il 7 luglio. Rossana Tranquillini avverte che, per chi farà la dichiarazione nei 15 giorni di proroga, c’è una controindicazione. Non potrà infatti ricevere il rimborso sulla mensilità relativa a luglio, ma nei mesi successivi. Questo per ovvi motivi di tempi tecnici.













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