«Assegno unico, non dimenticate gli autonomi»

TRENTO. “Bene l’aiuto nei confronti di chi perde il lavoro. Ma servono strumenti, ammortizzatori sociali, anche per le partite Iva, ovvero i piccoli imprenditori e i lavoratori autonomi che non hanno...



TRENTO. “Bene l’aiuto nei confronti di chi perde il lavoro. Ma servono strumenti, ammortizzatori sociali, anche per le partite Iva, ovvero i piccoli imprenditori e i lavoratori autonomi che non hanno nessun supporto per gestire l’attività o la chiusura in caso di difficoltà”.

Così Mauro Paissan, vicepresidente di Confesercenti del Trentino, commenta le integrazioni alla disciplina dell'assegno unico approvate nei giorni scorsi dalla giunta provinciale su proposta del vicepresidente Alessandro Olivi.

“Siamo d’accordo con Olivi – prosegue Paissan - quando dice che l’assegno unico si caratterizza sempre di più come un vero reddito di comunità, che mette al centro i bisogni delle famiglie trentine attraverso il sostegno al reddito ma soprattutto mediante politiche di inclusione in favore dei figli minori, servizi per la prima infanzia e aiuti per la disabilità. Ma proponiamo e ribadiamo, anche la necessità di un Fondo di Solidarietà per chi non ha un lavoro dipendente, ma autonomo” e che rischia in questo modo - secondo Confesercenti - di rimanere isolato nel caso di perdita dell’occupazione.















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