Arco

Arco, campane a morto per il punto nascite chiuso

Clamorosa iniziativa di don Walter Sommavilla, parroco della Collegiata «Grande perdita non solo sul piano dei servizi, ma anche sociale ed emotiva»


di Gianluca Marcolini


ARCO. Il rintocco lento e grave che ieri, alle 9, si è levato dal campanile della Collegiata ha messo subito sul chi va là molti fedeli che a quell'ora si trovavano nei dintorni della chiesa. L'interrogativo di tutti era solo uno, capire a chi fosse indirizzato il suono luttuoso delle campane arcensi.

La risposta è arrivata nel giro di pochi minuti: a nessuno in particolare ma all'intera comunità di Arco. Le campane della Collegiata, ieri mattina, hanno suonato a morte per annunciare la chiusura del punto nascite che è divenuta ufficiale, come da programma, il primo giorno di agosto. Un’iniziativa clamorosa e probabilmente senza precedenti. Ad ideare e quindi attuare il gesto è stato don Walter Sommavilla. Il decano, una settimana fa, durante l'omelia in occasione della messa di Sant'Anna, aveva chiesto ai propri fedeli “di pregare per la salvezza del punto nascite”.

Il miracolo non è avvenuto e da ieri nessun bambino nascerà più ad Arco, salvo incidenti di percorso - doglie improvvise con l’impossibilità di raggiungere, in tempo, gli ospedali di Rovereto o Trento - che potrebbero verificarsi assai più frequentemente di quanto ipotizzi, oggi, la Provincia e con il rischio, concreto, di partorire in strada, sulla Maza. «Ognuno fa suonare le campane che ha a disposizione per far sentire la propria voce – spiegava, ieri, don Walter – ed io ho queste di campane da far suonare. Sono proprio dispiaciuto della chiusura del punto nascite, la ritengo una grossa perdita per la comunità e non solo in termini di servizi ospedalieri. C'è da tenere conto, infatti, anche dell'aspetto sociale ed emotivo, perché qui si sta parlando di far nascere una nuova vita. Il mio pensiero va alle mamme che devono mettere al mondo i loro figli e che vorrebbero poterlo fare in un ospedale che le fa sentire a loro agio, coccolate, oltre che seguite con grande professionalità. E in tal senso raccolgo davvero moltissime testimonianze di mamme, soprattutto giovani».

Non è la prima volta che don Walter Sommavilla prende posizione su questa vicenda. Lo aveva già fatto a Natale e si è ripetuto, pochi giorni fa, durante la messa per la festività patronale, chiedendo ai fedeli di rivolgersi a Sant'Anna in una preghiera per la salvezza del punto nascite. Ma in quel momento i giochi erano già fatti e il reparto dell'ospedale di Arco ha chiuso i battenti. Don Walter, tra l'altro, aveva già vissuto la stessa battaglia per l'ospedale di Tione, durante la sua precedente missione pastorale. Sembra che l'onorevole Mauro Ottobre abbia deciso di chiedere l'intervento della ministra alla salute Lorenzin proprio sulla scorta delle parole proferite dal decano di Arco.

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