l'allarme

Ancora una valanga, salvi due scialpinisti

In mattinata a Racines l'intervento dei soccorritori, entrati in azione anche in Valle Aurina, teatro del drammatico incidente di ieri



TRENTO. Il pericolo elevato di valanghe, tra il grado 3 e il 4 su una scala che arriva a un massimo di 5, non basta a frenare gli scialpinisti. Le vittime dall'inizio di questa stagione orribile per la disciplina sono già arrivate a cinque. E anche oggi si è rischiato grosso a Racines, per una valanga che si è staccata in mattinata.

Due sci-alpinisti sono stati recuperati dal soccorso alpino e trasportati in elicottero all'ospedale di Bressanone e a quello di Vipiteno. Le loro ferite vengono giudicate dal 118 non gravi. Sul posto della slavina è intervenuto il soccorso alpino, impegnato a poca distanza in una campagna di sensibilizzazione sul rischio valanghe. Sono intervenuti gli elicotteri dell'Aiut Alpin e della protezione civile Pelikan 2.

Sempre questa mattina un'altra l'elisoccorso e il soccorso alpino sono intervenuti a Monte Spicco, in Valle Aurina, dopo un distacco di una slavina. Le ricerche sono tutt'ora in corso.

Ricordiamo che ieri in Valle Aurina una valanga ha travolto e ucciso Cosima Jocher, 46 anni, responsabile del reparto di dermatologia dell'ospedale di Brunico, e Heinold Goller, 60 anni, ingegnere di Monguelfo. Ricoverato in gravi condizioni all'ospedale Kurt Pitscheider, 57 anni di Brunico, che stava salendo con loro sul monte La Cima.













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