A Mattarello va in scena la messa per i bambini

Nella parrocchia di don Brugnara i piccoli si avvicinano alla fede divertendosi: «Usiamo le marionette per raccontare il Vangelo, ora la comunità è più unita»


di Marta Franceschini


TRENTO. Una messa a misura di bambino, per avvicinare anche i più piccoli alla fede, attraverso un linguaggio adatto a loro. Si tratta di un'iniziativa che la Parrocchia di Mattarello propone da tempo e che ha riscontrato un grande successo all'interno della comunità.

«È da tempo che teniamo le messe per i bambini» spiega don Antonio Brugnara, parroco della Parrocchia di Mattarello «solitamente ne facciamo sei o sette all'anno, in occasione delle feste più importanti della liturgia. Sono i genitori ad occuparsene e a seguire i bambini nella prima parte della cerimonia, avvicinandoli al Vangelo e alle letture sacre».

L'iniziativa si rivolge ai più piccoli, che non sono ancora in età da catechesi. Inizialmente i bimbi si riuniscono assieme ai genitori nella chiesetta di S. Vigilio, poco distante dalla chiesa parrocchiale. Lì, in un primo momento viene spiegato il senso e il significato dei simboli religiosi. Poi si passa alla lettura di un testo sacro, che in seguito viene rinarrato in un linguaggio comprensibile anche ai bambini. Marionette, ombre cinesi, figure e disegni, tutto questo viene utilizzato per far comprendere anche ai più piccini il significato delle storie di Gesù e della Chiesa.

«Ciò che è sorprendente è che a volte scorgo anche le mamme e i papà ascoltare interessati la seconda narrazione, in cui utilizziamo un linguaggio semplice, accessibile a tutti» racconta Federica Rinaldo, una delle mamme che lavorano all'organizzazione della messa. «Siamo in otto famiglie ad occuparcene e a volte ci aiutano anche alcuni adolescenti. È bello che i bambini vedano generazioni diverse lavorare insieme: così acquisiscono il senso della comunità, oltre che quello della fede».

L'iniziativa prese luogo anni fa, quando divenne sempre più evidente quanto fosse difficile per le famiglie con figli seguire la messa. «Il senso della liturgia è di difficile comprensione per i più piccini» continua Federica Rinaldo «questo porta i bambini ad annoiarsi e ad agitarsi e i genitori a non prestare attenzione alla celebrazione. Per questo motivo abbiamo pensato di intrattenere i bambini, avvicinandoli, contemporaneamente, alla fede».

Ha funzionato: i partecipanti sono sempre moltissimi, tanto che a volte non riescono ad entrare tutti nella piccola chiesa di S. Vigilio. «È un'esperienza molto bella, i bimbi non vogliono mai mancare. Nella seconda parte della cerimonia, ci spostiamo nella chiesa principale, dove entriamo in processione. Poi i bimbi si siedono tutti intorno all'altare e ascoltano la messa. Quest'iniziativa ha unito molto la comunità, che ha iniziato a sentire la presenza dei bambini. I piccoli, d'altra parte, si sentono parte di un gruppo saldo e, quando sono più grandi, partecipano più volentieri alla catechesi».

La parrocchia di Mattarello crede fortemente che per ogni età sia necessario trovare un annuncio di fede adeguato. Proprio per questo le iniziative rivolte a grandi e piccoli si susseguono. Il risultato? Una comunità unita, in cui ognuno si sente a casa.













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