Addio maestra Nave educò migliaia di ragazzi e adulti 

Rovereto. È morta Elvira Ruggeri Nave. Per quarant’anni insegnante tra Rovereto, Vallagarina e innumerevoli località del Trentino, la “maestra Nave” si è spenta nella sua casa roveretana, circondata...



Rovereto. È morta Elvira Ruggeri Nave. Per quarant’anni insegnante tra Rovereto, Vallagarina e innumerevoli località del Trentino, la “maestra Nave” si è spenta nella sua casa roveretana, circondata dall’affetto dei figli Laura e Luca: a sconfiggerla, a 73 anni, un male incurabile, pochi mesi dopo che, a gennaio, se n’era andato il marito Luciano, anche lui maestro. Nella propria carriera Elvira ha “girato” molto, soprattutto negli anni in cui, non ancora di ruolo, trovava nelle più svariate modalità di insegnamento occasioni per aumentare gli agognati punteggi che conducevano a ulteriori possibilità di lavoro. Per questo era stata presente a tante colonie, alle scuole per ragazzi in difficoltà che, al tempo, si chiamavano “scuole speciali”. Insegnò addirittura per un breve periodo anche alle “reggimentali”: scuole dedicate a militari di leva che capitava persino fossero analfabeti. Ma il grosso della sua professione si è concentrato alle Regina Elena di Rovereto: quando le scuole furono ristrutturate, le colleghe recuperarono una mattonella del pavimento per celebrare la loro decana che nel giro di due anni sarebbe andata in pensione. Una piccola mattonella di terracotta che si trova in casa della maestra Nave con la scritta “Elvira, 1971 – 2002. 31 anni di Regina Elena”. Elvira ha insegnato a scuola e fuori, regalando lezioni a tanti ragazzini, sempre gratis, perché diceva «Sono solo una maestra». Non sapeva dire di no, ma si oppose a un genitore che le chiedeva di preparare la figlia per la “primina”: «Le rubate un anno di infanzia: ci sarà tempo per iniziare le elementari», disse in quell’occasione. In tanti la ricorderanno a passeggio per Lizzanella e per Rovereto con i vari cani che hanno animato la vita della famiglia, famiglia che le ha fatto vivere anche la grande gioia di essere nonna per i nipotini Martino e Alice. Da anni amava partecipare a tour organizzati, con l’inseparabile compagna di viaggio, la cugina Nadia. Tour da cui tornava entusiasta, con gli occhi pieni di meraviglie. Non rinunciava mai neanche a visitare l’amica di sempre, Pia. Negli ultimi tempi gradiva infinitamente la compagnia della vicina di casa Cristina. Il funerale si svolgerà oggi alle 15 al cimitero di Mori. A Mori Elvira ha vissuto parte della sua giovinezza. Era nata a Verona e si era spostata un paio di volte per seguire le destinazioni di suo padre Domenico, indimenticato maresciallo dei carabinieri della Città del gelso. Quanto a lei, i suoi alunni ne ricordano il rigore, soprattutto nell’insegnamento della grammatica, ma anche la grande umanità e l’empatia con cui ha coltivato ogni rapporto umano. M.CASS.













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