Musei, 2017 anno nero: «persi» 5mila visitatori 

Museo di Riva, Torre Apponale e Civica Segantini ad Arco: meno 6,6% di ingressi Il Comune: «Colpa del cantiere in Rocca e dell’assenza di personale per la torre»


di Matteo Cassol


ALTO GARDA. Nel 2017 ci sono state 4.936 presenze in meno tra museo di Riva, torre Apponale e galleria civica Segantini di Arco (didattica e progetto “Museo nella città” compresi): 70.271 contro le 75.207 del 2016, con un -6,6%. Per il Comune rivano (il capofila) la colpa è stata soprattutto del cantiere in Rocca e della mancanza di personale di custodia per la torre. Gli ingressi al museo sono stati 19.689 (di cui 7.318 gratuiti in otto domeniche), quelli alla torre 21.594 (di cui 4.222 omaggio), quelli alla Segantini 5.388 (di cui 2.047 gratis su nove appuntamenti). Sono state poi calcolate 23.600 presenze per la didattica: 20.394 al museo di Riva (7.829 per percorsi di didattica a pagamento, 884 presenze omaggio per visite autonome, 395 per inaugurazioni mostre e 11.286 per il “Museo nella città”, tra conferenze, visite guidate e itinerari sul territorio, laboratori, apertura forti Brione, progetto “Sguardi aperti”) e 3.206 alla galleria di Arco (2.801 didattica a pagamento, 43 visite autonome, 100 per inaugurazione mostre, 262 per il “Museo nella città”), con l’adesione complessiva di 303 classi scolastiche.

«Il calo – è la valutazione dell’amministrazione comunale nell’ambito dell’approvazione del rendiconto dell’attività museale 2017 – è ascrivibile agli ingressi della torre Apponale, che in primavera è stato possibile tenere aperta solo nei fine settimana per mancanza di personale di custodia (in verità il dato della torre è stato comunque tra i migliori degli ultimi anni, ndr) e del museo in Rocca, a causa dei lavori che hanno interessato l’area esterna e la zona di accesso fino a metà luglio e hanno riguardato le facciate dell’edificio, l’area antistante l’ingresso e il parco; la presenza di ponteggi, macchine operatrici e operai inevitabilmente ha scoraggiato l’ingresso dei visitatori». Quanto al meno impattante calo della galleria Segantini, «per ragioni indipendenti dalla volontà del Museo l’attività espositiva è stata minore rispetto agli anni precedenti. In aumento invece è il dato della didattica, che passa da 6.608 a 7.829. È necessario orientare il progetto culturale potenziando le azioni che facilitano la partecipazione e l’avvicinamento del pubblico, quali i progetti di ricerca del portale della storia e della memoria e del “Museo nella città”». Nel 2017 il Comune ha messo a disposizione un budget particolarmente importante per l’acquisto di beni artistici a incremento delle collezioni permanenti: quasi 78 mila euro con cui sono stati acquistati alcuni dipinti del paesaggio gardesano della seconda metà dell’800 e foto d’epoca dello stesso periodo, con i quali è stato rinnovato il percorso della Pinacoteca, con l’allestimento della sezione “La figurazione del paesaggio”. In tutto per attività di ricerca e valorizzazione del patrimonio ci sono state spese per 503.607 euro, a fronte di entrate per 195.864, di cui 171.981 euro di contributo provinciale e 23.883 di entrate per didattica.













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