«Frase riprovevole ma la giustizia non ha condannato» 

Riva. «Una frase riprovevole che però la giustizia non ha ritenuto di dover condannare, quindi per me la faccenda è chiusa»: commenta così, il sindaco Cristina Santi, il caso dell’assessore Luca...



Riva. «Una frase riprovevole che però la giustizia non ha ritenuto di dover condannare, quindi per me la faccenda è chiusa»: commenta così, il sindaco Cristina Santi, il caso dell’assessore Luca Grazioli, finito nel mirino del Pd provinciale per un post su Facebook del 2014 (che già all’epoca suscitò polemica) in cui invitava gli immigrati che a Isernia si lamentavano per l’assenza dell’acqua minerale a fare una vacanza a Buchenwald. «Si tratta – argomenta Santi – di un episodio risalente al 2014 che se era così impellente si poteva tirare fuori prima. Peraltro del caso si è anche già occupato il tribunale di Venezia, che non ha ritenuto di condannare Grazioli. Sicuramente ha scritto una stupidaggine e non avrebbe dovuto scriverla, ma evidentemente nemmeno il tribunale l’ha considerata una cosa grave. È stata solo una delle boutade di Grazioli, che sappiamo che ogni tanto si lancia in queste cose. Ciò non toglie che quello che ha scritto sia riprovevole e personalmente lo condanno, in quanto è una cosa che non si scrive, non si dice e non si pensa, ma che è legata anche al contesto dei social, in cui spesso ci si fa prendere dall’euforia della tastiera. Peraltro, per quanto infelice, la frase è interpretabile».

«Per quel post – spiega Grazioli – sono stato indagato dalla procura di Venezia in relazione alla legge Mancino (che sanziona e condanna gesti, azioni e slogan legati all'ideologia nazifascista, e aventi per scopo l'incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali, ndr). Ho presentato la mia memoria difensiva e il caso è stato archiviato. La mia posizione era ed è che si è trattato di una critica politica, anche se certo un po’ estremizzata. Non era certo un invito a mandare gli immigrati nei campi di concentramento, era un invito ad andare a vedere, come si fa nelle gite scolastiche, uno dei luoghi in cui si è sofferto veramente come Buchenwald, prima di lamentarsi per l’acqua minerale. Evidentemente anche la giustizia italiana ha dato questa interpretazione. Stupisce che il Pd provinciale perda tempo su una vicenda già chiusa del 2014 di un assessore di Riva: evidentemente, se non hanno altro su cui fare opposizione, significa che Fugatti sta lavorando bene». M.CASS.















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