la serata promossa da don brugnara 

Assemblea pastorale per 10 realtà 

In 80 presenti all’incontro. Il parroco: «Vanno coinvolte le famiglie»



PERGINE. Una ventina i gruppi che in qualche modo gravitano attorno alla parrocchia della Natività di Pergine e collaborano con essa. L’altra sera, promotore il parroco (di dieci realtà) don Antonio Brugnara, la prima “assemblea pastorale” (sarà una costante annuale). Un incontro tra consiglio pastorale e i gruppi che fanno capo a: liturgia, comunione, annuncio e carità. Si sono ritrovati in circa 80 a discutere l’azione da portare avanti con l’obiettivo di fare comunità e modificare l’approccio con le famiglie per coinvolgerle nell’attività parrocchiale e quindi farle maggiormente condividere quell’azione che poi ha una chiara ricaduta sulle stesse famiglie, figli compresi. Sullo stesso piano, tutti i gruppi operativi: comunione (Noi Oratori, Scout, Giovedì Giovani), liturgia (pulizia e fiori in chiesa, cori, sacristi e lettori), annuncio (catechisti, corsi per matrimonio e battesimo), carità (Caritas, Centro aiuto alla vita, San Vincenzo, Avusl, movimento pastorale pensionati e anziani, ospitalità trentina, volontari della sofferenza, Millepiedi, Auser, alcolisti anonimi, Circolo comunale pensionati e anziani).

A parte don Antonio, sono poi intervenuti Giulia, Manuela, Massimo e Mauro per commentare gli incontri con i gruppi: difficoltà, punti di forza, prospettive (con domande alle quali si risponderà nel tempo), priorità riscontrate. E per concludere: punti di partenza che rappresentino momenti dello stare assieme allargato a tutti i gruppi e alle famiglie.

«Devono essere occasioni - spiega don Antonio -, per ritrovaci tutti, integrarsi, coinvolgere le famiglie soprattutto con i loro bambini, un elemento del quale si nota la mancanza. Partiamo dunque dalla messa di Natale, dalla Sagra dell’8 settembre, dal triduo pasquale, facendo attenzione alle ricorrenze della Via Crucis e del Corpus Domini, sempre nell’ottica di ampliare la partecipazione». Il tutto per la radicale modifica della situazione.

Dagli incontri con i gruppi sono emersi lati positivi: vivacità e ampiezza dei servizi, consistenza del supporto alla parrocchia, la gioia nell’agire nonostante la fatica, il legame e l’amicizia sorti tra i volontari. Constatazioni: continuità del servizio, persone divenute esperte, pieno volontariato, occasioni di incontro. Le difficoltà: manca il ricambio, fatica nel coinvolgere i giovani, aumento di richieste e necessità; tendenza a operare per compartimenti stagni.

Argomenti in attesa di risposte: mettere risorse e bisogni in rete, iniziative per responsabilizzarsi verso il bene comune, maggiore apertura e disponibilità, più partecipazione attiva e propositiva, apporto di ogni gruppo alla messa domenicale.

Il tutto nella prospettiva che fra non molti anni, ci saranno ancora meno sacerdoti e messe festive. (r.g.)













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