Lavis diventa il paese dei presepi 

Dalla statua di don Grazioli agli angoli più belli del paese: 150 in mostra. Domani l’inaugurazione


di Daniele Erler


LAVIS. Il presepe più grande a Lavis sarà nella piazzetta degli alpini, subito fuori dalla biblioteca. I più piccoli invece si scoprono quasi per caso: negli angoli nascosti del paese, nelle vetrine dei negozi, incastrati in una catasta di legno. Tutti sono segnalati da una stella gialla e da un numero, dall’uno al 150. C’è anche una capanna in piazza, montata sotto la statua di don Grazioli. Ufficialmente la nuova mostra dei presepi dell’oratorio di Lavis, realizzata con l’aiuto della Pro loco, sarà inaugurata domani alle 16.30 con il coro “Cantare suonando”. Ma già nei giorni scorsi i presepi hanno iniziato a comparire nelle varie zone del paese: perché la novità di quest’anno è che la mostra non sarà nel chiuso dell’oratorio, ma per la prima volta sotto al cielo e le stelle, in vari angoli di Lavis. Se di solito i presepi all’oratorio erano una cinquantina, quelli nelle strade del paese saranno il triplo: con le adesioni degli ultimi giorni si arriva a 150 circa.

«Ci siamo detti: questa volta i presepi portiamoli in paese – spiega padre Stefano Lacirignola – Abbiamo seguito l’invito di papa Francesco, quando dice di uscire e andare nelle strade. La maggioranza dei presepi li abbiamo fatti noi del direttivo dell’oratorio. Poi abbiamo fatto un appello a tutto il paese e la risposta è stata ottima. Alcuni presepi sono grandi, altri piccoli, sono di tutte le forme. Alcuni sono artigianali, artistici o con materiale di riciclo, altri no».

Da domani, quando l’allestimento sarà completo, si potrà girare per Lavis a caccia di presepi: con 150 stelle gialle da trovare, con l’aiuto di una mappa stampata in un volantino. È una sfida anche per i fotografi amatoriali: alcuni già si sono scatenati condividendo gli scatti su Facebook. Il presepe numero uno è all’oratorio. Gli altri sono un po’ ovunque, anche in quei locali e negozi normalmente sfitti. Alla libreria il presepe è mimetizzato fra i libri, in un panificio è costruito con i pezzi di pane e alla macelleria fra i pezzi di speck. Le scene rappresentate sono di solito tradizionali, ma c’è anche chi ha sperimentato un’ambientazione esotica. La zona più suggestiva di Lavis sarà forse il Pristol: un quartiere fatto di stretti vicoli che si inerpicano sul dosso, con una trentina di presepi che si accendono con mille luci. Camminare per queste vie di notte sarà come scoprire un paese diverso.















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